mercoledì 15 Gennaio 25

Contrario: “Il bullismo istituzionale si trasformerà in un atto di arroganza verso i tarantini”

“Il Consiglio comunale è la casa di tutti e non un fortino privato in cui ci si è asserragliati a difesa delle proprie poltrone”

“Il bullismo istituzionale che ho denunciato nei miei confronti, nel prossimo consiglio comunale si trasformerà in un atto di arroganza e bullismo verso la cittadinanza tutta e verso ogni forma di rispetto dei principi democratici e della volontà popolare emersa dal voto”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale Luca Contrario con un post su Facebook, dopo aver denunciato la scorsa settimana continue interruzioni e insulti durante la seduta dell’assise cittadina.

“Approderà in consiglio, infatti, dopo una pseudo discussione forzata nei tempi in commissione dal neo Presidente affari generali, Luigi Abbate, atteggiamento che ho più volte denunciato, la modifica del regolamento comunale che permetterà, anche alla risicata maggioranza attuale, di sfiduciare il Presidente del Consiglio e sostituirlo, presumibilmente, con lo stesso Luigi Abbate. – Afferma – Un segno di riconoscenza verso chi ha salvato l’amministrazione Melucci con un gesto clamoroso che definire semplicemente ‘trasformismo’ appare riduttivo.

Un inaccettabile cambio in corsa del regolamento e delle regole democratiche ad uso e consumo delle esigenze della maggioranza e della necessità di ricompensare colui che, in una manciata di ore, è inspiegabilmente passato dall’indossare in consiglio comunale la maglietta ‘Melucci vattene’, ad essere colonna portante della nuova maggioranza civica a tal punto da ambire allo scranno più alto del Consiglio Comunale. – Sottolinea in consigliere comunale – Una sorta di istituzionalizzazione dello scambio come pratica politica e di una idea proprietaria del consiglio comunale, a tal punto da utilizzare anche una carica  di garanzia, come quella del Presidente del Consiglio, per regolare equilibri di maggioranza.

Confido sempre che qualche collega di maggioranza si ravveda e non si renda complice di una bruttura tale fatta in spregio alla città tutta. Un gesto che rappresenterebbe un enorme tradimento al mandato elettorale ricevuto: un vergognoso schiaffo in faccia agli elettori. – Conclude Contrario – Confido anche nella reazione della cittadinanza. Mi auguro di vedervi in tanti al prossimo consiglio comunale a ribadire che quella è casa di tutti e non un fortino privato in cui ci si è asserragliati a difesa delle proprie poltrone e delle proprie rendite di posizione”.

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