“La riqualificazione del Mar Piccolo sarebbe incompleta senza affrontare la bonifica del fiume Galeso, che contribuirebbe significativamente al rilancio dell’intero ecosistema locale”
“La crisi della mitilicoltura tarantina ha riacceso i riflettori sulla questione delle bonifiche del Mar Piccolo. I due temi sono strettamente connessi e cruciali per il futuro della nostra città. La preservazione di un ecosistema che rappresenta un valore ambientale e culturale inestimabile per Taranto è condizione imprescindibile anche per garantire la sopravvivenza della mitilicoltura”.
Così il coordinatore della Segreteria Cittadina del Pd di Taranto, Angelo Cannata, evidenziando l’importanza di un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori istituzionali e locali per affrontare queste sfide in modo coordinato. “Le recenti audizioni in IV Commissione regionale – aggiunge Cannata – hanno evidenziato l’impegno dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia e della Regione Puglia, insieme agli enti locali, nel cercare di colmare il preoccupante vuoto istituzionale lasciato dall’indifferenza del Governo nazionale, in particolare dei ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente. La questione è di importanza strategica e la sua risoluzione potrebbe costituire un modello per l’intero Paese”.
Tuttavia, la bonifica, che rimane irrisolta da anni, richiede risorse e interventi concreti da parte delle istituzioni nazionali, finora assenti. Il lavoro del Commissario straordinario Vera Corbelli, svolto cinque anni fa, ha già tracciato linee guida importanti per la gestione delle aree interessate e per la riqualificazione complessiva del sistema.
“Va riconosciuto all’attuale Commissario Uricchio lo sforzo di lavorare congiuntamente all’assessore Pentassuglia per trovare soluzioni meno onerose e più sostenibili per la bonifica del Mar Piccolo e per salvaguardare il comparto della mitilicoltura”, ci tiene a precisare il Coordinatore Pd. Tuttavia, mancano impegno immediato e sostegni adeguati da parte del Governo centrale, che non dimostra la stessa responsabilità sociale e consapevolezza dell’urgenza di intervenire.
In questa discussione sulla rigenerazione ambientale e produttiva, è fondamentale considerare anche la riqualificazione del Mar Piccolo, che sarebbe incompleta senza affrontare la bonifica del fiume Galeso, che contribuirebbe significativamente al rilancio della mitilicoltura e dell’intero ecosistema locale.
“Propongo quindi che la Regione Puglia, insieme alle istituzioni locali, promuova un contratto di fiume per il Galeso. Questo strumento può integrare la tutela ambientale con lo sviluppo sostenibile, coinvolgendo tutte le parti interessate in un progetto a lungo termine capace di generare effetti positivi anche nel breve periodo”, afferma Cannata.
“Lavorare anche su questo obiettivo significherebbe mettere in campo l’esempio concreto di una comunità che sa come ripartire, facendo leva sulle proprie risorse, sui propri attori locali, sulla propria forza. Il futuro sostenibile per Taranto, e per la mitilicoltura, è una prospettiva raggiungibile solo se istituzioni e cittadini si uniscono in un impegno comune. Non aspettiamo che siano gli altri a darci risposte, ma lavoriamo per trovare soluzioni che partano dal territorio”, conclude.