martedì 29 Aprile 25

Decreto Ilva, M5s: “Governo irresponsabile, calpesta le regole”

Il senatore Turco denuncia: “Fondi per le bonifiche di Taranto dirottati e procedure anomale nella conversione in legge”

Dura critica al governo Meloni sul decreto “salva Ilva” da parte del Comitato per la legislazione del Senato. Il provvedimento presenta diverse criticità sia sotto il profilo tecnico-normativo che nella gestione delle risorse finanziarie destinate alle bonifiche.

A denunciare la situazione è il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, che evidenzia come il decreto mostri lacune significative nella rendicontazione dei fondi destinati alla decontaminazione del sito di Taranto. In particolare, viene contestato l’aumento del limite massimo delle risorse per l’amministrazione straordinaria di Ilva S.p.A. da 150 a 400 milioni di euro, sottratti al patrimonio inizialmente destinato alle bonifiche.

“È un provvedimento che calpesta le regole istituzionali e legislative”, afferma Turco, sottolineando come il decreto presenti anomalie procedurali nella sua conversione in legge. Tra queste, la confluenza di un decreto-legge in un disegno di legge di conversione, pratica che, secondo il Comitato, dovrebbe essere limitata a casi di assoluta eccezionalità, come già ricordato dal Presidente Mattarella in una lettera del 2021.

Il Comitato ha inoltre rilevato l’assenza di adeguate motivazioni circa i presupposti di straordinaria necessità e urgenza, costituzionalmente richiesti per l’adozione di provvedimenti con forza di legge. Secondo l’esponente pentastellato, questa gestione della vertenza del siderurgico di Taranto avrà come unico risultato il proseguimento della produzione a carbone, compromettendo le necessarie bonifiche del territorio. Una decisione che, secondo Turco, evidenzia l’irresponsabilità dell’attuale governo nella gestione della complessa vicenda dell’ex Ilva.

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