venerdì 18 Ottobre 24

Dubbi sul futuro dell’ex Ilva, Di Gregorio (Pd): “Serve cambiare passo”

“Lo stabilimento produce poco più di due milioni di tonnellate e ha quasi 5000 addetti in cassa integrazione”

“Da troppi anni Taranto è dilaniata dalla questione dell’ex Ilva e chiede risposte celeri alla politica: anche su questo punto, il governo nazionale c’è e sta dimostrando con i fatti quanto il futuro del siderurgico ionico e di tutto il territorio sia centrale all’interno della sua programmazione. E lo sta facendo con atti concreti sia sul fronte della tutela della salute sia con gli stanziamenti che stanno garantendo il proseguo dell’attività”.

Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Massimiliano Di Cuia, per quanto riguarda l’incontro di oggi con il commissario Giancarlo Quaranta e i sindacati, “in un clima disteso dopo un lungo periodo di buio che ha caratterizzato la precedente gestione”.

D’altra parte, però, il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Di Gregorio, critica l’approccio conservativo dello stabilimento siderurgico. Durante un’audizione in V Commissione Ambiente della Regione Puglia, emerge che nonostante certi interventi realizzati, la fabbrica “non accenna a voler cambiare passo in direzione della decarbonizzazione, di impianti alimentati a idrogeno verde”.

Di Gregorio enfatizza che la situazione attuale dello stabilimento, che “produce poco più di due milioni di tonnellate e ha quasi 5000 addetti in cassa integrazione”, sollevando quindi dubbi sulla sua strategicità.

“Dopo dodici anni non abbiamo ancora uno stabilimento risanato. Proroghe, deroghe, scudi penali, hanno annacquato i tempi delle prescrizioni. – prosegue il consigliere Pd – L’obiettivo deve essere quello di accompagnare questo cambiamento. La Regione Puglia lo sostiene da anni e continuerà a farlo tutelando la salute dei cittadini e degli operai come diritto primario e assoluto“.

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