“La prospettiva più credibile per l’ex Ilva è un processo di decarbonizzazione, con tempi certi e una puntuale allocazione di risorse economiche. È fondamentale che lo Stato guidi questo percorso e che ogni produzione sia sottoposta a una affidabile valutazione di impatto ambientale e sanitario preventiva”
“La Direzione Provinciale del Partito Democratico ionico, riunitasi lunedì sulla vicenda dell’ex Ilva di Taranto alla presenza di nostri esponenti regionali e nazionali, ha ribadito che la salute, la conversione ecologica e la tutela di un lavoro dignitoso sono al centro della nostra azione politica, come indicato dal partito nazionale guidato da Elly Schlein.” Lo afferma in una nota la Segretaria provinciale del PD ionico, Anna Filippeti.
“La prospettiva più credibile per l’ex Ilva è un processo di decarbonizzazione, con tempi certi e una puntuale allocazione di risorse economiche. È fondamentale che lo Stato guidi questo percorso e che ogni produzione sia sottoposta a una affidabile valutazione di impatto ambientale e sanitario preventiva. La tutela della vita e della salute insieme al diritto al lavoro sono priorità che non possono avere una gerarchia. Perché non c’è una distinzione logica tra lavoratori e cittadini. – Sottolinea – Prendiamo atto del fatto che questo Governo, che ha dimostrato a più riprese di essere nemico di Taranto, va in una direzione opposta al buonsenso e sembra privo di qualsiasi idea sul tema, puntando solo a buttare la palla avanti.
La decarbonizzazione non è una passeggiata di piacere, ma un percorso costoso, dal punto di vista economico e occupazionale. È l’unica via concreta per fare ciò che abbiamo scritto nel programma con cui abbiamo vinto le elezioni a Taranto due anni fa, arrivare a fermare i rischi derivanti dalle fonti inquinanti. – Si legge nella nota – Quel programma, peraltro, resta ancora una valida bussola di governo della città, al di là dei tradimenti di Melucci, delle sue follie politiche e dello spettacolo indecoroso al quale questa maggioranza raccogliticcia ci sta facendo assistere anche in queste ore a Taranto.
La domanda alla quale rispondere è: cosa produrremo, e come, nel nostro territorio tra qualche anno? La risposta a questo quesito è alla base del cambiamento del sistema economico-produttivo della nostra terra. Lo possiamo fare utilizzando tutti gli strumenti oggi a disposizione, come CIS, JTF e PNRR. Queste risorse devono condurci alla diversificazione produttiva, puntando su retroportualità, logistica, turismo di qualità, nuove tecnologie, solo per citare alcune filiere economiche.”
Conclude Filippetti: “È stato doveroso incontrare sindacati e associazioni ambientaliste prima della nostra Direzione di lunedì. È stato un momento di dialogo utile, perché tutti gli attori del territorio devono confrontarsi sul futuro di questa terra e sulle sue vertenze principali. Proseguiremo testardamente sulla strada del confronto condiviso, di cui ci faremo promotori sin da subito”.