venerdì 18 Ottobre 24

Giochi del Mediterraneo ’26, Marcoleoni: “Regna la confusione, il Governo nomini un commissario straordinario”

Per il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia” l’attuale amministrazione sta dimostrando “inadeguatezza e pressapochismo”

Fare bene. Fare presto. Se si vogliono davvero salvare i Giochi del Mediterraneo di Taranto bisogna nominare un commissario straordinario che possa occuparsene con competenza e dedizione. Qualcuno in grado di far seguire alle parole i fatti“.

Così Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia”, ha commentato la crescente preoccupazione che continua ad emergere a proposito dei ritardi sul cronoprogramma dei Giochi del Mediterraneo 2026.

Il Governo e la premier Meloni – sottolinea Marcoleoni – non devono più lasciare la responsabilità di un evento così importante, che coinvolgerà 26 Paesi, che farà del capoluogo jonico il centro attrattivo per un mese di un’area geopolitica dalla forte rilevanza storica e culturale, nelle mani di chi ha dimostrato in tutti questi anni inadeguatezza e pressapochismo. Con i vari Emiliano, Melucci e Sannicandro Taranto non ospiterà mai i Giochi in programma nel 2026. E’ bene che si sappia!”.

Masterplan lacunosi, risorse che ancora non ci sono, cantieri che non partono, confusione circa l’individuazione del villaggio olimpionico, impianti che spariscono dall’oggi al domani dai cronoprogrammi vidimati, comitati di gara che s’inimicano gli ordini professionali: questi, secondo il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia”, gli esempi dell’approccio “confusionario e inadeguato” dell’attuale amministrazione locale.

A poco meno di tre anni dall’avvio della manifestazione sportiva regna sovrana la confusione – conclude Marcoleoni – L’inconsistenza amministrativa. La vacuità politica. Una sorte di deleteria indeterminatezza programmatica. Chiederò oggi stesso ai nostri referenti di governo d’interessarsi del dossier Taranto. La città non merita questo umiliante teatrino al quale, una classe politica inadeguata, la sta relegando. Ci stiamo giocando la faccia di fronte alla nazione intera. Basterebbe solo questo per mandare a casa Melucci e il suo cerchio magico. E riconsegnare ai tarantini la libertà dell’autodeterminazione. Assieme alla serenità di rapporti non ostaggio della censura preventiva di un potere chiuso nelle stanze del Palazzo“.

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