Ci sarebbe anche il consigliere comunale Musillo per il dopo Prete. Ci pensate: l’oppositore di Melucci presidente della più importante infrastruttura del territorio. Che figata. Che governo cittadino dalle larghe intese. Che città sudamericana la nostra, altro che mediterranea
E’ anche il consigliere comunale di “Svolta Liberale”, Walter Musillo, della partita. Concorrerebbe per succedere a Sergio Prete nel ruolo di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio. Un altro nome tra i (diversi) nomi gelosamente custoditi in un cassetto polveroso del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Un altro nome secretato nelle more di una decisione che verrà presa nelle prossime settimane, neanche si trattasse del Terzo segreto di Fatima. Musillo è stata candidato sindaco per il centrodestra alle scorse elezioni amministrative, siede tra i banchi della minoranza in Consiglio comunale, dichiara urbi et orbi di essere uno strenuo oppositore dell’Amerigo Melucci. E, secondo alcune indiscrezioni raccolte da CosmoPolis, ambisce a guidare il Porto di Taranto per i prossimi anni. Anzi di più: si tratterebbe di un sogno, del suo sogno of course. Coltivato a lungo. Agognato da sempre.
Avere, eventualmente, come presidente della più importante – e strategica – infrastruttura del territorio un oppositore dell’attuale sindaco è difficile da immaginare. Anche in un’epoca di politica inesistente e trasformismi imperanti. Anche in una città fintamente mediterranea come la nostra, sudamericana nella gestualità e nella confusione elevata a sistema. Il porto è un vino liquoroso portoghese, buono per chi lo gusta, che può dare alla testa. Meglio non berne troppo.