Votare il Riequilibrio di Bilancio entro la fine del mese. Le voci, sempre più insistenti, di problemi finanziari al Comune di Taranto. Gli utili di Kyma Mobilità, pari a 4,3 milioni di euro, trattenuti dall’ente civico. La richiesta di Stellato di far parte, con i suoi, della giunta municipale. Il sindaco che scala al contrario le classifiche del Sole 24 Ore resta stranamente in silenzio. Alla fine ci salverà una canzone della Rettore
Che succede alle finanze del Comune di Taranto? E’ vero che mancherebbero all’appello più di 10 milioni di euro per approvare il Riequilibrio di Bilancio entro la fine di questo mese? Che queste somme andrebbero rastrellate un po’ di qua, un po’ di là? Che la gestione amministrativa latiti, sconfinata ormai in lande desolate? E’ per questa ragione che l’utile conseguito da Kyma Mobilità nell’ultimo esercizio, pari a circa 4,3 milioni di euro, invece che essere reinvestito nell’azienda stessa (rifacimento dell’officina, incentivi per i lavoratori, potenziamento del servizio di mobilità cittadina), sia stato trattenuto dall’ente civico alla fine? Prassi legittima questa, sia chiaro, ma mai verificatasi negli ultimi anni. Parecchio inusuale.
Il sindaco che scala al contrario le classifiche del Sole 24 Ore, che parla all’inaugurazione della facoltà di Farmacia di una Taranto splendida splendente, neanche fosse una canzone della Rettore, che dovrà trovare un posto in giunta a Stellato, che si appresta a votare la mozione di sfiducia a Bitetti e l’elezione un secondo dopo, nel medesimo ruolo, di Abbate, dovrebbe offrire risposte alla città. Certe. Chiare. Definitive. Ad una politica afona farebbe, quindi, da contraltare una finanza creativa? Secondo alcune indiscrezioni, con questi chiari di luna, anche la prossima edizione del SaiGp di Taranto sarebbe a rischio. Il piatto piange. Proprio come il titolo del bel romanzo di Piero Chiara pubblicato qualche decennio fa.
