martedì 29 Aprile 25

La sinistra con l’orecchino

Nicola, Nichi per i compagni, soffre della sindrome dell’ex. Non accetta la notorietà perduta. Non contempla il tempo che passa. Si crede ancora governatore della Puglia quando governatore della Puglia non lo è più da anni. Più proibite che forbite le sue parole su Michele Emiliano

Con linguaggio psicoanalitico si chiamerebbe il complesso dell’ex. Del (tra)passato remoto definitivamente (tra)passato. Andato, ma non andante. Del fu Mattia Pascal divenuto, tra uno spettacolo a teatro su Rocco Scotellaro e una marcia arcobaleno, il fu Nicola – Nichi per i compagni – Vendola. La terra del rimorso non è ferita antropologica in Puglia; è vulnus sociologico. Interstizio culturale. Divisone nel medesimo campo politico. Fuoco amico che ti piove addosso senza certo preavviso. Per vecchie ruggini. Per distinguo mai ricomposti. Per una notorietà volata altrove. Per un assessore regionale rimosso. Per la volata al comune di Bari, destra permettendo. I “Più fessi dei fessi”, secondo il divertente titolo apparso sul Foglio l’altro ieri a corredo di un articolo di Salvatore Merlo. Vendola non perdona ad Emiliano il tempo che scorre e tutto trasforma. Il tempo che riscrive la gerarchia dei ruoli. Il tempo che orienta e posiziona la fama. Kairos, il tempo qualitativo per gli antichi greci, il tempo giusto e opportuno, che riguarda ormai gli altri e non più se stessi.

“Dal punto di vista umano non ho più alcun interesse nei suo confronti. Non m’interessa come essere umano”. Un eloquio più proibito che forbito, quello che l’ex governatore della Puglia destina all’attuale governatore della Puglia. Un’analisi da laboratorio di microbiologia che mai verrebbe replicata in un’aula di Scienze politiche. Parole spezzate dal rancore. Frasi inciampate nella cacofonia. Idioma senza sentimento, ma gravido di risentimento. Tommaso Fiore sosteneva che la Puglia fosse un’espressione archeologica. E se Nicola, Nichi per i compagni, abbandonasse la politica che nel frattempo ha abbandonato lui, per darsi all’archeologia? Difficile che in Italia la sinistra con l’orecchino possa essere ricacciata in un sarcofago.

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