giovedì 26 Dicembre 24

La verità del commissario Ferrarese

“I 150 milioni di euro per i Giochi ci sono. Non verrà tolto un centesimo a Taranto per portarlo altrove. Anzi, il mio impegno sarà quello di aumentare la dotazione finanziaria per la realtà ospitante. I progetti, però, dovranno realizzarli i comuni. Il capoluogo jonico non ha prodotto niente in questi ultimi tre anni”. La politica cittadina vissuta ormai più come intralcio che come reale opportunità. Non è una novità, purtroppo

I soldi ci sono, la tesoreria dello Stato ha messo a disposizione i 150 milioni di euro così come promesso dal Governo. Ho chiesto un anticipo di soli 20 milioni sul conto corrente, perché non abbiamo ancora i progetti da finanziare. A che serve avere i soldi adesso, tutti i soldi, se non ci sono opere da appaltare? Non ci saranno risorse da portare via da Taranto, da destinare ad altri territori, come strumentalmente sento dire in giro. Mio compito sarà, invece, quello d’implementare le grandezze finanziarie da utilizzare nella città che ospiterà i Giochi. I progetti devono realizzarli i comuni; a dirlo sono stati sino a qualche giorno fa gli stessi componenti del Comitato Organizzatore, non capisco cosa sia cambiato nel frattempo… La struttura commissariale poi, una volta che gli stessi saranno esecutivi, avranno espletato le tre fasi di approvazione così come previsto dalla legge sugli appalti, provvederà ad aprire i cantieri e a rimborsare le somme anticipate dagli enti locali a tecnici e progettisti. Sono bastati 20 minuti di conferenza stampa, questa mattina nella sala Monfredi della Camera di Commercio, per azzerare tre anni di spocchia vacua e fasce tricolori indossate. Per capacitarsi ancora una volta di più del fatto che la politica cittadina, e i suoi interpreti, rappresentino più un intralcio ormai che un’opportunità. Ferrarese batte Melucci 20 a 0. “Non ci sono ad oggi progetti predisposti dal Comune di Taranto”, ha chiarito il commissario. “Non lo dico per fare polemica, ma per amore della verità”. Lo stadio Iacovone? “Solo la scorsa notte mi sono stati inviati documenti relativi all’impianto del rione Salinella. Ci voleva la conferenza stampa, forse, per velocizzare la trasmissione dati via pec. Vorrebbero finanziare l’intervento con la modalità della finanza di progetto, ma come ho già spiegato non abbiamo più i tempi tecnici per farlo. Avremmo lo stadio pronto nel 2028, se operassimo come chiede il sindaco; i Giochi, forse qualcuno non la rammenta, si disputeranno invece nel 2026”. E le risorse aggiuntive di Comune e Regione ci sono? “Ad oggi, fatto salvo l’impegno del Governo, altri soggetti istituzionali non hanno tirato fuori un solo centesimo dalle proprie tasche”. E la gioiosa macchina da guerra di Asset dell’ingegnere Sannicandro? La struttura che avrebbe dovuto sfornare idee ed elaborati tecnici per i Giochi di Taranto? “Più che una macchina da guerra, mi sembra di capire si tratti di una macchina d’epoca che necessiterebbe di una profonda revisione”. La conferenza stampa, confusa dal tenore e dall’inutilità di certe domande, dal chiacchiericcio fastidioso e maleducato di microfoni in possesso di mani non sempre certe, si chiude con un impegno preciso. “I Giochi – tiene a precisare Ferrarese – si terranno, al di la di spine da staccare o da riattaccare a seconda degli umori di giornata che accompagnano qualcuno. Sarò il vostro commissario, il commissario di tutti i tarantini. Perché io sono un figlio di questa terra”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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