sabato 19 Aprile 25

Martina Franca, Lenoci: “Dotarsi di un Piano delle antenne, serve massima attenzione”

La Consigliera solleva il problema delle nuove stazioni radio base per telefonia mobile, chiedendo un approccio pianificato che bilanci esigenze tecnologiche e impatto ambientale

“Anche in queste giornate dedicate al riposo, è doveroso occuparci di alcune questioni importanti che ci preoccupano. In particolare, i recenti procedimenti avviati, da alcuni operatori privati per l’installazione di stazioni radio base per telefonia mobile in alcune zone del territorio comunale”, afferma la Consigliera comunale di Martina Franca, Valentina Lenoci.

Queste infrastrutture infatti sarebbero fondamentali per molti servizi quotidiani, ma il loro impatto elettromagnetico e paesaggistico deve essere attentamente valutato, per far sì soprattutto che esso non costituisca un rischio per la salute.

Recentemente, l’installazione di un’antenna in via Ostuni e la proposta di una seconda in via Mercadante, vicino al centro storico “la Lama”, hanno suscitato preoccupazione tra i residenti. Per questo motivo, nei giorni scorsi Lenoci ha incontrato il dirigente del SUAP, il quale ha notificato un preavviso di rigetto alla società richiedente, per quanto riguarda l’installazione di via Mercadante

Sulla questione, la Soprintendenza ha inoltre sottolineato il potenziale impatto negativo sul paesaggio. “Seguirò con la massima attenzione tutti i passaggi, e auspico che l’ufficio confermi il provvedimento di rigetto, salvando lo splendido e antico scorcio della Lama, luogo simbolo di Martina vecchia”, ha dichiarato la Consigliera comunale.

È evidente la necessità di un Piano comunale per l’installazione delle antenne, che garantirebbe al Comune una migliore gestione del territorio e fornirebbe agli operatori privati linee guida chiare. Questo piano dovrebbe identificare sia le aree idonee che quelle non adatte all’installazione, considerando le caratteristiche storiche, architettoniche e paesaggistiche della città.

“L’esigenza di uno strumento pianificatorio è divenuta oggi più che mai pressante anche alla luce dell‘innalzamento dei limiti per i campi elettromagnetici permessi dopo l’entrata in vigore della legge 214/2023. Circostanza a cui molti Sindaci in Italia si sono già opposti attraverso provvedimenti puntuali”, conclude Lenoci.

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