Tutti a Palazzo questo pomeriggio per i primi vagiti di “Nova”, il super gruppo politico che dovrebbe contare su 12 consiglieri comunali. Che bravo il cardinale Richelieu dello Jonio. Il sindaco di Taranto si vedrebbe come candidato presidente alle prossime Regionali? Chiedere conferma all’Intelligenza Artificiale
Convocata una riunione di maggioranza per questo pomeriggio. Tutti precettati i consiglieri comunali vicini al sindaco di Taranto. Tema dell’incontro: la nascita dell’associazione politica che dovrà federare i diversi gruppi consiliari che sostengono l’Amministrazione. Una sorta di soggetto unico in grado di contare, complessivamente, su 12 consiglieri. E, nelle intenzioni dei proponenti, bilanciare le altre forze partitiche presenti in Aula. A cominciare dall’odiato amato Pd. Melucci si pone in scia del suo cardinale Richelieu, pardon del suo consigliere – e presidente del Consorzio Asi – Costanzo Carrieri, non potendo contare su una propria strategia. Mancando dei fondamentali in grado di definire il profilo di un uomo pubblico. Di pensieri, insomma, non ordinari e ciclostilati.
Ma, a cosa servirà questa associazione, che dovrebbe chiamarsi Nova? Proprio come quelle stelle che si illuminano all’improvviso per poi spegnersi con altrettanta celerità. Colmerà, forse, il deficit di cittadinanza politica che il sindaco ha attirato su di sé dopo i ripetuti ribaltoni di questa sconclusionata legislatura. Fungerà da potenziale asso nella manica per contrattare candidature e posizioni di vantaggio nelle liste che andranno composte alle prossime elezioni regionali. C’è addirittura chi ipotizza il desiderio di Melucci di tentare la scalata alla presidenza dell’ente di via Gentile per il dopo Emiliano. Con il centrodestra, magari. Anche se dovesse perdere (il sindaco di Taranto, of course), scatterebbe comunque come consigliere regionale. Tanta roba per chi ha un presente politico pericolante; e un futuro incerto come certe giornate di marzo. Per adesso: vita nova. Nuovissima. E anche un pò loca.