giovedì 4 Luglio 24

Melucci: “Inammissibile che Taranto continui a restare isolata”

Il primo cittadino ionico ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture per chiedere il suo intervento per porre fine a questo ‘stato di isolamento’

“Da alcuni anni la disastrosa condizione in cui versa la rete di collegamenti di Taranto con il resto del Paese raggiunge il culmine soprattutto nei mesi estivi, quando puntualmente Trenitalia avvia lavori di ammodernamento che, in attesa di futuri ipotetici benefici a livello di tempi di percorrenza, nell’immediato sono in grado di arrecare all’utenza solo una quantità inimmaginabile di disagi.” Lo afferma in una nota il sindaco del capoluogo ionico Rinaldo Melucci dopo aver chiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, un suo intervento per posso fine una volta per tutte allo ‘stato di isolamento’ che sta penalizzando il territorio.

“Domattina, l’istanza sarà formulata attraverso una lettera ufficiale con cui si intende evidenziare come il recente avvio della stagione crocieristica stia confermando Taranto meta particolarmente apprezzata da visitatori stranieri fra le località del Mediterraneo. Proprio in virtù della sua sempre più crescente dimensione internazionale, la città meriterebbe di poter alimentare questo flusso turistico contando anche su una adeguata rete di collegamenti ferroviari e, perché no, aerei. Ed invece nulla di tutto questo.

La ‘adeguata rete di collegamenti’ si limita solo a quella ferroviaria, che quando è operativa mostra lacune non ammissibili nel XXI secolo. – Evidenza il primo cittadino – Raggiungere Taranto in treno rappresenta una vera e propria impresa, in particolar modo nel periodo estivo, quando scattano immancabili lavori di straordinaria manutenzione sulla tratta che porta a Roma.

Una penalità scontata anche dai tarantini i quali, qualora volessero recarsi nella Capitale, devono essere consapevoli di non poter avere a disposizione alcun intercity, alcun Frecciarossa o Frecciabianca che consentano viaggi degni di tal nome. E tutto questo senza alternative che non spingano a spostarsi verso Bari o verso Brindisi, due città dalle quali oltre a partire i treni decollano pure gli aerei. – Si legge nella nota –  Può apparire paradossale, ma è proprio quello che accade in una città che viene ritenuta ‘strategica’ per le sorti economiche del Paese quando si parla di ‘industria pesante’, ma che diventa ininfluente quando il discorso si sposta sui collegamenti con il resto del Paese”.  

Nella sua missiva, il sindaco non manca di chiedersi come si fa a considerare ‘strategica’ una città che non vede partire treni e che, pur avendo un’aerostazione dotata di tutti i requisiti per entrare in attività, non può far volare aerei. “Insomma, è tutt’altro che un bel biglietto da visita in vista delle grandi manifestazioni sportive internazionali che il capoluogo ionico, a partire dal prossimo anno, ospiterà in qualità di ‘Città Europea della Sport’ (2025) e come sede dei XX Giochi del Mediterraneo (2026). Per dirla in altre parole è uno ‘sfregio’ ad una città che, facendo leva sul piano ‘Ecosistema Taranto’, punta alla sua rigenerazione urbana, ambientale, sociale, culturale ed economica, ad una città che è conscia di poter contare su enormi potenzialità e su vocazioni turistiche alimentate dalla sua invidiabile posizione geografica e dal suo inestimabile patrimonio storico e naturalistico. – Conclude Melucci – Potenzialità e vocazioni che, per quanto coltivate ed ottimizzate grazie ad un’oculata programmazione politico-amministrativa, rischiano di rimanere o inespresse o fortemente penalizzate non solo dalla presenza della ‘grande industria’, ma anche e soprattutto dall’assenza di una valida ed efficiente rete di trasporti”.

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