Un accordo storico per lo sviluppo sostenibile della regione. Per Fratelli d’Italia il vero obiettivo è “non lasciare indietro alcun pugliese”
Venerdì 29 novembre è stato sottoscritto il Patto di Coesione tra lo Stato e la Regione Puglia, un accordo che destinerà ben 6,288 miliardi di euro per progetti che puntano allo sviluppo sostenibile dell’intero territorio pugliese. Sanità, trasporti, cultura e sviluppo economico sono i principali ambiti di intervento, ma il vero obiettivo dichiarato è “non lasciare indietro alcun pugliese”.
La firma di questo accordo è un passo storico che risponde alle esigenze delle persone e punta al rilancio del territorio, nonostante la difficoltà del dialogo tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Dietro al successo del patto emerge il ruolo cruciale del ministro Raffaele Fitto, cui è affidata la responsabilità della gestione dei fondi di coesione. Il suo impegno profuso per la Puglia è stato determinante, riuscendo a portare “un portafoglio notevole che potrà dare una svolta agli investimenti sul territorio”, sottolinea il Coordinamento Cittadino di Fratelli d’Italia di Martina Franca.
Tra i beneficiari principali del piano spicca la provincia di Taranto, dove parte dei fondi sarà destinata al completamento dell’Ospedale San Cataldo, con l’aggiunta di un necessario Polo Ospedaliero Universitario, e all’Aeroporto di Grottaglie, considerato dagli addetti ai lavori “un volano insostituibile per lo sviluppo economico”.
D’altra parte, la città di Martina Franca potrà contare su circa 19 milioni di euro: somme che andranno a finanziare interventi strategici come il potenziamento della rete idrica, la riqualificazione del Parco Ortolini e quella del Centro Servizi. “Argomenti sui quali spesso ci siamo soffermati e che senza i fondi stanziati dal Governo non avrebbero alcuna possibilità di recupero, stante la precaria gestione delle risorse comunali e regionali”, spiegano dal Coordinamento Cittadino Fdi.
Nel complesso, il Governo si impegna a dare la possibilità a tutti di riemergere dagli anni bui della pandemia mirando alla crescita globale del sistema Italia a favore dell’occupazione dello sviluppo. Si auspica quindi che gli errori del passato, come quelli legati all’Ospedale in Fiera di Bari, possa essere “una brutta pagina di storia che non si ripeta mai più”, avvertono dal Coordinamento di Martina Franca. “Noi pugliesi – concludono i rappresentanti politici locali – con la nostra operosità, le nostre tradizioni e il nostro estro, meritiamo il primato che il mondo ci riconosce.