“Vogliamo conoscere le ragioni dell’impasse che può avere riverberi nefasti e inaccettabili per l’economia ionica. Si tratta di quella parte dei crediti che non saranno riconosciuti nella transazione proposta da Acciaierie”
“La Regione non paga i ristori promessi ad un settore che da dieci anni attraversa un momento di estrema difficoltà: su quanto dovuto alle aziende dell’indotto dell’ex Ilva depositerò nelle prossime ore una richiesta di audizione dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, del direttore di Puglia Sviluppo e delle associazioni datoriali a partire dall’Aigi, che raggruppa circa l’80% delle aziende interessate, che ha lanciato l’allarme”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Massimiliano Di Cuia.
“Vogliamo conoscere le ragioni dell’impasse che può avere riverberi nefasti e inaccettabili per l’economia ionica. Si tratta, come è noto, dei ristori a fronte dei crediti stralciati, ovvero di quella parte dei crediti che non saranno riconosciuti nella transazione proposta da Acciaierie.
È chiaro, quindi, che a fronte di una perdita ormai certa, le aziende non possano minimamente correre il rischio di non ricevere nemmeno i ristori promessi. Sarebbe uno schiaffo intollerabile da parte della Regione Puglia e in Commissione faremo luce su quanto sta accadendo a tutela di un segmento economico fondamentale per Taranto e tutta la provincia”, conclude Di Cuia.