venerdì 18 Ottobre 24

Sfiducia a Melucci, le opposizioni si dividono sul modus operandi

I consiglieri del PD, Europa Verde, PSI, CON, M5S e Strada Diversa: “L’unica strada per liberare la città dall’attuale amministrazione comunale è recarsi dal notaio per decretare lo scioglimento del Consiglio comunale: lo faremo già lunedì, per la nuova mozione di sfiducia non ci sono i tempi tecnici”

Continua il botta e risposta tra le opposizioni sulle modalità per far cadere l’amministrazione Melucci.

Se da un lato i consiglieri Abbate, Battista Massimo, Battista Frencesco, Cosa, Festinante, Musillo, Vietri e Toscano annunciano, infatti, di voler ripresentare la mozione di sfiducia e invitano i vecchi e nuovi consiglieri di minoranza a firmarla e, successivamente, votarla in una nuova riunione del Consiglio comunale, dall’altro lato PD, CON, PSI, Europa Verde, M5S e Strada diversa ribadiscono che l’unico modo per “liberare la Città e tornare al voto popolare” è quella di tornare dal notaio.

“Per la mozione di sfiducia non ci sono più i tempi tecnici – scrivono i consiglieri dei partiti e movimenti politici sopra elencati in una nota congiunta, diramata poco fa – Il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci non gode più della fiducia della maggioranza dei consiglieri comunali eletti nel consiglio comunale di Taranto, ormai da tempo.
Le grandi questioni che riguardano la Città di Taranto in questo momento storico sono determinanti per il futuro della nostra comunità e NON possono essere gestite da una amministrazione debole, instabile e non idonea ad assicurare un governo autorevole della Città.
Le opposizioni, al fine di tutelare il ruolo primario delle istituzioni, convergono sull’opportunità, nell’interesse generale della Città, di porre fine a questa pagina politica e amministrativa”.

Stesso obiettivo insomma, ma a dividere le opposizioni sarebbe il modus con cui raggiungerlo.

“L’unica strada da percorrere è firmare lo scioglimento del Consiglio comunale davanti al notaio – affermano ancora i consiglieri di PD, CON, PSI, Europa Verde, M5S e Strada Diversa – protocollando il tutto a Palazzo di Città entro il 20 febbraio”.

Ripresentare una mozione di sfiducia, secondo i consiglieri di minoranza che appoggiano l firma dal notaio, comporterebbe un allungamento dei tempi che rischia di far slittare tutto oltre il 24 febbraio, aprendo la strada ad un commissariamento lungo un anno e mezzo.

“Ci recheremo dal notaio già lunedì – concludono – per consumare quanto prima la nostra azione e ridare dignità ai tarantini. Con l’auspicio che tutti i Consiglieri dell’assise Comunale siano spinti da un reale senso di responsabilità nei confronti dei nostri concittadini, aderendo alla nostra azione che è l’azione della Città”.

Un ennesimo impasse, quindi, nella crisi politica del capoluogo ionico il cui risultato potrebbe essere quello di lasciare, paradossalmente, invariato lo status quo.

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