domenica 9 Marzo 25

Si spacca FdI, nasce l’alleanza di Centro

di Angelo Nasuto

Non condiviso da tutto il centrodestra la scelta di Fisicaro, come candidato sindaco di Massafra. Giancarla Zaccaro, ex assessore con Tamburrano, stigmatizza le indicazioni calate dall’alto

La coalizione di centro scende ufficialmente in campo. Ieri sera nella sala convegno dell’hotel Best Western, sito sulla strada statale Appia, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di questo raggruppamento, un’alleanza costruita sotto traccia da tempo, che però ha preso corpo concretamente nelle ultime settimane in seguito alla diatribe interne al centrodestra ed in particolare nella sezione massafrese di Fratelli d’Italia. Infatti una parte degli iscritti all’ex MSI non ha condiviso il metodo di scelta del candidato sindaco di tutto il centrodestra, individuato nella figura di prestigio del prof. Emanuele Fisicaro; ed ha pensato di staccarsi dalla naturale coalizione di centrodestra per dare vita a questa sorta di casa dei moderati.

Tra questi esponenti di FdI che hanno operato tale strappo c’è la già consigliera comunale Giancarla Zaccaro, principale animatrice del fronte dissidente che non ha mandato giù il metodo col quale è maturata la decisione di convergere su Fisicaro come candidato sindaco. La stessa è tra i firmatari del noto documento con cui si esprimeva il loro dissenso perché a detta loro il nome è stato imposto dalle segreterie provinciali e regionali, senza nessun interessamento dei cittadini massafresi che si recheranno al voto.

“L’incontro di stasera – ha affermato la Zaccaro – sottolinea proprio la nostra linea di dissidenza per il metodo utilizzato per la scelta del candidato sindaco, ma non sulla persona. Tale metodo è stato calato dall’alto, ignorando quelli che sono i nostri interessi. Dopo una giusta e legittima riflessione abbiamo preso coraggio, per costituire un nuovo progetto differente con tante personalità e l’obiettivo del bene di Massafra”.

L’ex assessore dell’amministrazione Tamburrano ha indicato tutte le forze incluse in questa alleanza, partita da questo gruppo compatto di dissidenti di FdI, che mette insieme l’UDC, la lista Schittulli, il cui coordinatore Antonio Cerbino era presente, Noi Moderati e poi anche un gruppo dei cosiddetti “quartiani”. Questi ultimi hanno lasciato la coalizione raccolta intorno all’ex sindaco caduto Quarto, perché non hanno sostenuto la scelta del loro candidato sindaco: Maria Rosaria Guglielmi. Giancarla Zaccaro ha poi rivendicato i tanti consensi ricevuti nelle ultime elezioni e la lunga militanza nel partito come elementi decisivi, utili a determinare la sua candidatura a primo cittadino di tutto il centrodestra, poi ignorata dalla coalizione.

Oltre a questa fetta di FdI, c’è l’UDC rappresentato dal coordinatore Alessandro Albanese, che ha confermato: “Non siamo stati disposti ad accettare questo famigerato metodo di scelta, imposto dai dirigenti di partito: perciò non è appropriato dire che ci distacchiamo dal centrodestra. Ci entusiasmiamo di questa nuova aggregazione che sta nascendo, a cui tanta gente si sta avvicinando. Ed è già una soddisfazione”.

Albanese auspica che altre forze moderate si aggreghino e nessuna perderà la propria identità. In questa casa dei moderati si ritrova come esponente UDC anche Nino Castiglia, il quale crede fortemente in questa proposta politica, partendo da una buona base elettorale. Sul nome del candidato sindaco nulla è deciso, ma Castiglia non nasconde quello della Zaccaro e di Antonio Cerbino, tutte figure politiche interne ai partitiperché per lui è importanterecuperare la voce della politica.

“Tra le priorità su cui intervenire subito – ha concluso – c’è l’inclusione multiculturale e sociale a causa dei residenti extracomunitari, poi la sicurezza, la vivibilità e il rapporto con le imprese. Senza dimenticarci del PUG non ancora a disposizione della città, nonostante gli annunci del recente passato”.

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