venerdì 18 Ottobre 24

Soprintendenza, Pd: “La città rischia perdita di autonomia”

Di Gregorio: “Taranto non può e non deve essere ulteriormente ridimensionata, sia per il suo glorioso passato di capitale della Magna Grecia che per il suo futuro”

Il consigliere regionale Pd Vincenzo Di Gregorio esprime preoccupazione riguardo alla riorganizzazione in atto al Ministero della Cultura, evidenziando i rischi di ridimensionamento per la Soprintendenza di Taranto.

“Taranto non può e non deve essere ulteriormente ridimensionata, sia per il suo glorioso passato di capitale della Magna Grecia che per il suo futuro”, afferma Di Gregorio, sottolineando l’importanza del patrimonio culturale della città.

Recentemente, infatti, è emersa la notizia che la Soprintendenza di Brindisi e Lecce diventerà una sola entità che include anche Taranto, con sedi a Lecce e Taranto. Un cambiamento che ha allarmato la comunità ionica, poiché si teme che Taranto perda la sua autonomia e diventi una semplice sede decentrata di Lecce. La riorganizzazione del Ministero prevede un passaggio a un modello dipartimentale, ma le incertezze rimangono. “Quali margini operativi avrà Taranto? Manterrà la sua autonomia decisionale?”, si chiede il Consigliere Pd.

Inoltre, il documento ufficiale menziona che le Soprintendenze di archeologia, belle arti e paesaggio manterranno il numero attuale, ma saranno soggette a interventi di razionalizzazione. “Quali sono gli interventi di adeguamento e razionalizzazione cui si fa riferimento? Quali sedi saranno coinvolte? Sarà interessata anche Taranto? – prosegue Di Gregorio – Ulteriori interrogativi nascono in riferimento alla Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo la cui direzione ha sede nel capoluogo ionico per la quale ‘si prevede una riconduzione delle competenze esclusivamente al patrimonio subacqueo’”.

Anche Mattia Giorno della segreteria provinciale del Pd si esprime a riguardo, criticando aspramente il Governo Meloni, e accusandolo di lavorare per isolare e danneggiare Taranto.

Secondo Giorno, la situazione attuale è il risultato di una serie di scelte politiche inadeguate, che hanno portato a un isolamento della città su vari fronti, dalla mancanza di infrastrutture alla gestione della cultura. “La totale inadeguatezza dei parlamentari di Fratelli d’Italia è evidente; non capiamo cosa stiano facendo per il nostro territorio”, afferma, evidenziando la frustrazione della comunità.

“E così anche il Sindaco, aveva raccontato di ottimi rapporti con il Governo tanto da chiamare Ministri e sottosegretari a sfilare in città, salvo poi lavorare alle spalle per toglierci tutto. L’ennesimo bluff di un’amministrazione che ha ormai dimostrato tutta la sua inadeguatezza politica, istituzionale e amministrativa. Se la letterina mandata a Roma avrà lo stesso effetto di quella sui treni c’è ben poco da sperare”, conclude Giorno.

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