venerdì 18 Ottobre 24

Taranto, crisi mitilicoltura: “Necessario ascoltare il grido dall’allarme del comparto”

Ubaldo Pagano presenterà un’interrogazione parlamentare al Ministro Lollobrigida, mentre il gruppo di Svolta Liberale coinvolgerà i parlamentari ionici per chiedere al Governo di dichiarare lo stato di calamità

La crisi della mitilicoltura tarantina e il grido d’allarme lanciato dei lavorato del comparto sono al centro del dibattito politico, evidenziando la necessità di interventi immediati.

“Nella capitale della mitilicoltura la produzione è seriamente a rischio a causa delle alte temperature dell’acqua, soprattutto nel Mar Piccolo. Un fenomeno che purtroppo avviene sempre più spesso e che impone anche all’allevamento di cozze di fare i conti con le conseguenze del riscaldamento climatico.”  Lo afferma in una nota il deputato del Partito Democratico Ubaldo Pagano, che sottolinea anche la richiesta dei mitilicoltori per la realizzazione di un’area di stoccaggio nel Mar Grande e l’attivazione di una cabina di regia per affrontare il problema in modo coordinato.

“Siccome il Governo è ancora sordo a queste richieste, presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro Lollobrigida per chiedergli se, come e quando intenda intervenire per risolvere una crisi che sta mettendo in ginocchio un settore importante dell’economia di Taranto.” Conclude Pagano.

Anche per gli esponenti di Svolta Liberale per Taranto è arrivato il momento di dare risposte concrete e immediate ai lavoratori il cui grido dall’allarme va colto sia dalla politica locale sia regionale.

“Quest’anno, ancor più rispetto agli altri anni, la moria del prodotto locale è davvero devastante. Il prossimo anno rischiamo davvero l’estinzione della cozza tarantina essendo morto il 95 % del seme della cozza. Un vero e proprio dramma per i mitilicoltori e le loro famiglie che rischiano di perdere le concessioni per insolvenza dei canoni. – Affermano in una nota i Cosa, Festinante e Musillo – Il Comune di Taranto, come ha confermato appena due settimane fa, passi dai proclami ai fatti, utilizzando i Fondi ex Ilva per sostenere le famiglie dei mitilicoltori. Ancora, approfittando di questo stop obbligato, l’amministrazione dia il via al dissequestro del primo seno del Mar Piccolo, rilasciando le nuove concessioni a chi davvero vuole mettersi in regola e smettere di fare l’abusivo”.

Per i rappresentanti di Svolta Liberale non si può più tergiversare e il dissequestro va chiesto anche alla luce della disponibilità di diversi mitilicoltori a risistemare a proprie spese gli specchi d’acqua attualmente sotto sequestro se a loro assegnati, a seguito di regolare procedura secondo legge.

“Altro punto dolente è quello del pagamento dei canoni. Il Comune provveda a fare un piano di dilazione dei canoni concessori da riscuotere. – Si legge nella nota – Anche la Regione Puglia deve fare la sua parte con solerzia. Va aumentato il budget messo a disposizione per sostenere la moria del prodotto che quest’anno è ancor più grave rispetto agli anni passati. Nelle prossime ore infatti coinvolgeremo i parlamentari ionici affinché il Governo dichiari lo stato di calamità visto che lo stesso fenomeno ha colpito anche altre marinerie italiane.”

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