Il coordinatore cittadino e consigliere nazionale di “Noi Moderati”, Pierfilippo Marcoleoni, commenta l’attuale situazione politica tarantina e sottolinea la necessità di un ricambio dell’attuale ceto politico
“Niente sconti a questa maggioranza. Nessun tentennamento dinanzi al pessimo operato del sindaco Melucci. Si sgombri il campo da indeterminatezze e possibili scialuppe di salvataggio per chi, con la sua condotta, sta facendo ridere di noi l’Italia intera”.
Questo il commento di Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino e consigliere nazionale di “Noi Moderati”, sull’attuale situazione politica nel capoluogo ionico.
“Taranto e i tarantini hanno bisogno di una forte e coesa opposizione – continua – non siamo, nè vogliamo essere, stampella di (e per) qualcuno. Di una minoranza insomma che, così come è solita insegnarci la democrazia, possa tramutarsi in maggioranza alle prossime elezioni”.
Per Marcoleoni appare chiaro che “il centrosinistra ha fallito l’appuntamento con il governo della seconda città pugliese. In modo piuttosto miserevole, tra l’altro. Serve un progetto di comunità alternativo: pragmatico e visionario al tempo stesso. Serve un ricambio dell’attuale ceto politico, interessato soltanto a conservare la poltrona, diviso al proprio interno da lotte di potere fratricide, ormai in caduta libera rispetto agli indici di gradimento espressi dagli elettori locali. Tutti i grandi temi che attengono una seria prassi amministrativa sono abbandonati al proprio destino nella nostra realtà. Da diversi mesi, ormai. L’ambiente, l’urbanistica, le politiche tributarie, un’idea non da sagra di paese della cultura, lo sport, l’inclusione sociale, il modello produttivo da consegnare alle generazioni future, l’inverno demografico: per Melucci, questi comparti, questi punti focali in grado di specificare il vincolo di rappresentanza, sono lasciati al proprio destino, chiusi nei polverosi cassetti di Palazzo di Città”.
“Di rimando – osserva il coordinatore cittadino e consigliere nazionale di “Noi Moderati – Taranto scivola sempre più giù nelle classifiche nazionali relative alla qualità della vita. Divenendo di fatto espressione di un Sud a sud di se stessa. Rimorchio e non motrice di un progresso di lungo periodo”.
“Serve che tutte le opposizioni si federino – conclude Marcoleoni – che si apra un cantiere nei primi mesi del nuovo anno perché si strutturi un’idea compiuta della Taranto che vorremmo, che tutti i cittadini siano coinvolti nella stesura di un programma politico e amministrativo con il quale ci candidiamo a governare il capoluogo jonico per i prossimi anni. Melucci è un errore della Storia. Poniamo rimedio, restando uniti e fermi nell’azione di contrasto a questa legislatura, nel minor tempo possibile. I tarantini ce ne sarebbero grati“.