sabato 19 Aprile 25

Taranto sull’orlo del baratro: Liviano lancia l’allarme assuefazione

“Stiamo correndo un rischio grande, quello di abituarci alla cultura del brutto e di pensare che non ci sia più alcuna speranza”

Il consigliere comunale Gianni Liviano lancia una dura critica contro l’amministrazione comunale di Taranto, mettendo in guardia dal rischio di un’assuefazione al declino. “Stiamo correndo un rischio grande, quello di abituarci alla cultura del brutto e di pensare che non ci sia più alcuna speranza”, afferma l’esponente dell’opposizione.

Liviano elenca una serie di recenti fallimenti: dalla mancata ammissione di progetti comunali al Just Transition Fund alle vicende sportive cittadine. “Non mi sorprende più che la squadra di calcio, dopo la risibile vicenda di Campbell, rischi di essere esclusa dal campionato e la squadra di basket si ritiri, mentre si dichiara Taranto città europea dello sport”, osserva con amara ironia.

Il consigliere punta il dito contro l’operato del sindaco Melucci, evidenziandone le continue oscillazioni: dai Giochi del Mediterraneo agli asili nido, fino alle alleanze politiche. “Corriamo il rischio di assuefarci ai continui cambi di assessori e dirigenti, e al girovagare del sindaco alla permanente e confusionaria ricerca di protezioni che tardano ad arrivare”, sottolinea Liviano, ricordando i tentativi di avvicinamento a vari leader politici, da Emiliano a Calenda, da Renzi a Salvini.

Particolarmente critico il giudizio sulla maggioranza consiliare: “Non possiamo abituarci a questa continua sciatteria, all’assoluta assenza di responsabilità, all’aver politicamente confuso il luogo del bene comune con la propria casa personale”, tuona Liviano.

La posta in gioco, secondo il consigliere, è altissima: due miliardi di euro di finanziamenti che rappresentano un’opportunità irripetibile per la città. “Gli errori di oggi li pagheranno insieme a noi anche i cittadini di domani. Consentirlo è da irresponsabili: far gestire la città all’attuale amministrazione è da irresponsabili”, conclude Liviano, invocando un immediato cambio di rotta per il futuro della città ionica.

Articoli Correlati