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Dal 25 aprile al Primo Maggio: la Cgil celebra libertà e lavoro a Taranto

Un ricco calendario di eventi tra commemorazioni, teatro e musica per onorare la Resistenza e i diritti dei lavoratori

La Cgil di Taranto lancia una maratona di iniziative che, dal 25 aprile al 1° Maggio, attraverserà l’intero territorio jonico nel segno della memoria e dell’impegno sociale. “Il 25 aprile è la nostra storia, è il sangue di coloro che una mattina si sono alzati e hanno deciso di scacciare l’invasore”, afferma con fermezza Giovanni D’Arcangelo, Segretario generale della Cgil tarantina, criticando la richiesta di “sobrietà” avanzata dal Governo per le celebrazioni.

Le commemorazioni inizieranno domani 25 aprile con la tradizionale deposizione della corona al cippo Pandiani sul lungomare di Taranto, in collaborazione con l’Anpi. Contemporaneamente, a Martina Franca, il sindacato parteciperà alla cerimonia presso il cippo dei Caduti nella Resistenza, seguita da incontri sulla storia partigiana nella villa comunale Garibaldi. Anche Grottaglie si unirà alle celebrazioni con un sit-in davanti alla stele dedicata a Giacomo Matteotti e un dibattito al castello Episcopio sul tema “La Resistenza: scelta di un futuro di libertà”.

Particolarmente significativo l’appuntamento di martedì 29 aprile all’Itis “Pacinotti” di Taranto con l’edizione 2025 di “Popoli Resistenti”, dove verranno raccontate storie di ribellione durante il ventennio fascista. “Racconteremo le vicende di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi, scrivendo pagine di Resistenza personale e familiare”, spiega D’Arcangelo. Protagonisti della memoria saranno figure come Umberto Candelli, Alba Leggieri, Angelo Antonicelli e Maria Scala Ugenti, le cui testimonianze prenderanno vita grazie agli attori della compagnia teatrale Crest.

Le celebrazioni culmineranno il 1° Maggio a Crispiano, dove piazza Madonna della neve ospiterà dalle 19:30 un evento organizzato con l’Arci e animato dalla musica rock dei “Gulp”. “La Festa dei Lavoratori per noi ha il segno forte della rivendicazione dei diritti a un lavoro sicuro e dignitoso”, conclude D’Arcangelo, ricordando anche l’importanza dei Referendum dell’8 e 9 giugno prossimi.

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