Una panoramica sui rischi dell’esposizione eccessiva ai raggi solari: un trend che può impattare negativamente sulla salute della pelle
Alberga una grossa confusione tra l’assunzione di vitamina D ed eccessiva esposizione ai raggi solari. In passato, fin dai tempi dell’Antica Roma, la pelle chiara rappresentava un simbolo di aristocrazia e status sociale, mentre oggi una pigmentazione cutanea naturale è considerata desiderabile. In sua assenza, rischieremmo persino di sentirci esclusi dalla società di oggi.
Ma quella che per molti può sembrare solo una questione estetica, è – ahimè – strettamente connessa alla salute della persona. Il sole è senz’altro una grande risorsa che ci consente di stimolare la produzione di vitamina D, essenziale per la salute delle ossa e del sistema immunitario. Inoltre, l’esposizione solare può aiutare a controllare alcune malattie cutanee croniche (come la psoriasi), e influenzare positivamente l’umore.
Tuttavia, un’esposizione eccessiva ai raggi solari il più delle volte determina una delle maggiori cause di patologie alla pelle. A seconda della lunghezza d’onda, possiamo distinguere due tipi di luce proveniente dal sole: raggi UVB – nonché la principale causa di scottature e cancro alla pelle – e raggi UVA, che penetrano nello strato più profondo della pelle causando l’invecchiamento precoce.
“Le scottature, infatti, hanno un impatto negativo sulla pelle e possono essere, in alcuni casi, il punto di origine di lesioni pretumorali”, spiega la dottoressa Rosa Maria Strangi, medico chirurgo specializzato in Dermatologia e Venereologia. Tra le malattie cutanee più note c’è senza dubbio il melanoma, una forma di tumore che può coinvolgere anche linfonodi e organi interni.
Per contrastare questi effetti corrosivi, l’esperta consiglia vivamente di esporsi al sole con molta attenzione (evitando le ore più calde), proteggendosi con una crema solare che abbia un fattore di protezione non inferiore a 50.
Diversamente da ciò che si pensi, è importante applicare giornalmente la protezione sulla pelle, a prescindere dalla totale visibilità della luce solare, poiché i raggi filtrano ugualmente. È scientificamente provato quanto essa si riveli efficace per ridurre l’invecchiamento della pelle (anche più di una crema anti-rughe) e per prevenire le malattie su di essa.