mercoledì 12 Marzo 25

Ambiente Svenduto, PeaceLink: “La Puglia non aggiorna lo studio Forastiere da 8 anni”

Alessandro Marescotti evidenzia il mancato aggiornamento dello studio epidemiologico su Taranto, che mostra il nesso causa-effetto tra inquinanti prodotti dall’ex Ilva e la salute dei cittadini

“Nel contesto dell’inizio del processo Ambiente Svenduto, PeaceLink rinnova il suo impegno a difesa della salute dei cittadini tarantini e esprime profonda preoccupazione per il ritardo nell’aggiornamento dello studio epidemiologico su Taranto, realizzato dal dott. Francesco Forastiere. Tale studio è stato importantissimo per il processo Ambiente Svenduto che ha portato a dure condanne in primo grado in considerazione della gravità delle evidenze scientifiche portate alla luce”.

Così Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink.

“Lo studio in questione – spiega Marescotti – fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall’ILVA e la salute dei cittadini, è stato lasciato languire per ben otto anni dopo un primo aggiornamento nel 2016. Nonostante gli impegni presi pubblicamente dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per il suo aggiornamento, ci troviamo oggi, nel 2024, di fronte a un grave ritardo.

PeaceLink ha costantemente sollecitato l’aggiornamento di questo studio vitale, ricevendo solo promesse e rinvii da parte delle autorità regionali. Non possiamo accettare un simile atteggiamento che non aiuta certo a comprendere l’attuale rischio per la salute dei cittadini tarantini collegato alle emissioni ILVA. Non solo il potere politico attende anni senza agire ma fa attendere anche la scienza. Evidentemente è preferibile non conoscere i dati aggiornati anziché conoscerli. Sapere cosa succede adesso impone infatti l’obbligo di intervenire e di denunciare alla Procura ciò che eventualmente costituisse notizia di reato”.

“E’ veramente avvilente – continua il presidente di PeaceLink – scoprire l’inerzia persistente delle istituzioni nonostante tutte le sollecitazioni della società civile. E’ ragione di delusione profonda scoprire che chi governa la Regione preferisca non sapere piuttosto che sapere.

Noi invece vogliamo sapere quali malattie e quanti decessi provochi oggi l’inquinamento.

Abbiamo quindi scritto nuovamente alla Regione Puglia, esigendo risposte immediate e chiare. Chiediamo al Presidente Michele Emiliano di assumersi la responsabilità di questo ritardo e di fornire spiegazioni valide alla comunità tarantina”.

“La salute dei cittadini – conclude – non può essere sacrificata sull’altare dell’inerzia burocratica. PeaceLink rimane vigile e determinata nel suo impegno a porre fine all’inquinamento e a difendere il diritto fondamentale alla salute di tutti i cittadini”.

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