venerdì 14 Marzo 25

Atti vandalici, servirebbe una campagna di sensibilizzazione nelle scuole tarantine

Ennesima tragedia sfiorata, nei giorni scorsi, a causa delle sassaiole continue contro i mezzi pubblici della città: tra i dipendenti di Kyma Mobilità e i cittadini regna ormai un clima di vera e propria paura, col rischio anche di disincentivare i tarantini all’uso dei mezzi pubblici. È necessario trovare soluzioni concrete e urgenti: ne parliamo con l’autista di Kyma Mobilità e segretario aziendale per Uiltrasporti, Giuseppe Fumarola

L’inciviltà non conosce tregua, nemmeno durante le festività pasquali: venerdì e sabato della settimana santa, infatti, i quartieri Paolo VI e Tamburi sono stati triste teatro delle ennesime sassaiole contro i mezzi di Kyma Mobilità in marcia.

Tra danni e grida di paura è stata anche sfiorata la tragedia: uno dei sassi ha mandato in frantumi un vetro, infatti, a pochi centimetri da una signora seduta con la figlia minorenne.

Una situazione ormai insostenibile, una delle tante storture della nostra città davanti a cui in tanti si esprimono ed in pochi agiscono, forse sottovalutando il rischio e le conseguenze di una piaga ormai incancrenita: quella dell’inciviltà.

I luoghi sono quasi sempre gli stessi, le fasce orarie anche, il modus è noto: eppure non si riesce ancora ad intervenire in maniera drastica contro questi pericolosi atti di vandalismo.

È necessario trovare alla svelta soluzioni concrete, prima che la tragedia diventi realtà e scateni il solito coro di proteste tanto veementi quanto inutili.

Ma la sassaiola è solo un sintomo di un “morbo” più esteso ed esattamente come si fa in campo medico, oltre a porre rimedio nell’immediato occorre agire più in profondità: ad esempio, sarebbe auspicabile una campagna di sensibilizzazione nelle scuole tarantine (ed in particolare in quelle dei quartieri più a rischio), organizzata dal Comune, in collaborazione con Kyma Mobilità e forze dell’ordine. Un modo per far comprendere, una volta di più, quali possono essere le conseguenze di quello che per molti “è solo un gioco”.

L’importanza di agire sull’educazione dei ragazzi, troppo spesso attori su questo tragico palco di inciviltà, è da sempre anche una delle richieste espresse da Giuseppe Fumarola, autista di Kyma Mobilità e segretario aziendale per Uiltrasporti, che ai microfoni di CosmoPolis ha espresso nuovamente la sua preoccupazione.

Fumarola, ci ritroviamo a distanza di pochi mesi dalla nostra ultima intervista sulla questione delle sassaiole contro i mezzi di Kyma Mobilità: cosa è cambiato?

Negli ultimi tempi, nei quartieri maggiormente interessati è aumentata la presenza delle forze dell’ordine, specialmente in orario serale. È chiaro, però, che non possiamo chiedere di militarizzare la città e che gli interventi attuali sono assolutamente insufficienti a fronteggiare questa emergenza, che è in primis educativa. La necessità impellente, a mio avviso, è quella di educare i giovani protagonisti di questi atti vandalici. Se non si interviene subito, prima o poi accadrà qualcosa di brutto.

Oltre al rischio concreto che ci scappi la tragedia, ci sono anche degli effetti a lungo termine: penso ai cittadini che si trovano ad assistere a situazioni del genere, ad esempio alla mamma con la figlia che è stata testimone di una delle ultime sassaiole, e che certamente ricorreranno ai bus meno spesso del solito. Insomma, in una città come Taranto che avrebbe bisogno di un uso più consapevole e assiduo dei mezzi pubblici, si rischia di disincentivare la pratica.

Esattamente, ma non solo. Anche tra gli autisti è ormai tangibile un vero e proprio clima di paura nei confronti del proprio lavoro, specie quando si tratta di percorrere certe tratte in orario serale. Certo è che se non avremo risposte entro breve in tempo non ce ne staremo con le mani in mano. All’amministrazione comunale chiediamo vicinanza ma anche concretezza, vogliamo sentirci tutelati come cittadini e lavoratori.

Le telecamere installate sui mezzi stanno contribuendo a porre un freno a questo deprecabile fenomeno?

Le telecamere sono sia interne che esterne ma esistono delle zone, come quella sulla SS172, in cui il lancio delle pietre avviene direttamente dall’interno delle cosiddette Case bianche ed è quindi impossibile rintracciare i responsabili: tra l’altro, in questo caso la sassaiola rischia di colpire anche gli automobilisti che transitano in quel momento sulla carreggiata. Però installare delle telecamere in alcune zone come Case Bianche, Motorizzazione, via Masaccio potrebbe servire.

Hanno avuto effetto, invece, gli incontri ad hoc con le istituzioni e gli altri attori coinvolti?

Posso affermare che nel complesso hanno disatteso le nostre aspettative: servirebbe maggior concretezza, individuare soluzioni congiunte e soprattutto puntare sull’educazione dei ragazzi.

Perchè, allora, non lanciare una campagna di sensibilizzazione specifica nelle scuole tarantine, organizzata da Comune, Kyma Mobilità e forze dell’ordine, in cui far capire che non si tratta di un gioco e che una sassaiola potrebbe avere conseguenze molto gravi, oltre ai danni ingiustificabili ai mezzi pubblici?

Assolutamente una bella idea: è importante che i luoghi deputati all’educazione e alla crescita delle nuove generazioni insistano sulla consapevolezza e la responsabilità delle proprie azioni.

Lanciamo, quindi, un appello all’amministrazione comunale e agli attori coinvolti in tal senso, oltre a porre nuovamente l’attenzione sulla necessità di intervenire su queste dinamiche e di rafforzare la percezione di sicurezza di cittadini e lavoratori, prima che sia davvero troppo tardi.

Articoli Correlati