Operazione antidroga a Palagiano: 8 misure cautelari eseguite dai Carabinieri di Massafra, sequestrati droga e armi
I Carabinieri della Compagnia di Massafra, alle prime ore di questa mattina, hanno dato esecuzione, a Palagiano, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali – emessa dal GIP presso il Tribunale di Taranto – nei confronti di 8 soggetti – gravemente indiziati di plurimi episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione illecita di armi da fuoco.
L’articolata indagine curata dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia massafrese sotto l’egida della Procura tarantina, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico degli indagati che in concorso tra loro erano riusciti a dotarsi di una importante rete logistica e operativa in grado di aderire alle numerose richieste di un’ampia platea di acquirenti.
I destinatari dell’ordinanza, infatti, ricorrendo all’uso di popolari app di messaggistica per organizzare, di volta in volta, l’incontro con gli acquirenti, erano in grado di rifornirli di hashish e cocaina.
Gli inquirenti sono riusciti inoltre a decodificare un rodato utilizzo di convenevoli assurti, indagine durante, a vero e proprio linguaggio in codice noto e comune tanto ai concorrenti quanto agli acquirenti.
La decodifica del linguaggio criptico, gli estenuanti appostamenti e il ricorso ad articolate e attuali metodologie investigative di natura tecnica hanno consentito di sequestrare nel corso delle indagini più di 3 kili di hashish, 60 grammi circa di cocaina, nonché 2 pistole. Sulle armi vale la pena soffermarsi. Al netto delle rilevanti quote di sostanze stupefacenti sequestrate, il sequestro delle armi dimostra non solo che gli indagati fossero potenzialmente pronti a difendere l’attività illecita nella quale erano invischiati affermando la supremazia territoriale, ma anche come gli stessi fossero ottimamente inseriti nel tessuto criminale locale. Le armi sequestrate, infatti erano originariamente innocue pistole a salve c.d. scacciacani, sapientemente modificate per renderle letali perché capaci di esplodere proiettili cal. 7.65.
L’A.G. ha disposto l’applicazione di 8 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti (tutti già sottoposti a “interrogatorio preventivo”). In particolare, sono state applicate 4 custodie in carcere, 1 custodia in regime di arresti domiciliari, 2 obblighi di presentazione alla P.G. e 1 permanenza in casa (tale ultima misura è stata emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Taranto su richiesta della Procura per i Minorenni del capoluogo perchè applicata a un soggetto minore all’epoca dei fatti).
Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.