mercoledì 30 Aprile 25

Casartigiani Taranto: “Urgente rilancio per sistema imprenditoriale di provincia”

“Agli imprenditori si chiede di cambiare metodo di gestione d’impresa, dotandosi di nuovi strumenti culturali”

Casartigiani Taranto torna ad occuparsi della situazione di stagnazione che affligge il sistema imprenditoriale della provincia. Le piccole e medie imprese faticano a riprendersi e il numero di giovani imprenditori continua a diminuire. Nel secondo trimestre del 2024, sono state registrate 142 nuove attività nel Registro delle Imprese, mentre 84 hanno chiuso. Ciò che preoccupa è soprattutto l’aumento del saldo negativo, che passa da 49 a 58 rispetto al primo trimestre.

Se da un lato l’imprenditoria è in difficoltà, dall’altro gli investimenti non decollano. “È come se a distanza di anni nulla fosse cambiato: la grande industria è in crisi e non sembrerebbero esserci offerte e investimenti all’orizzonte”, dichiara Casartigiani che, pur non attribuendo colpe specifiche ai soggetti locali e nazionali, sottolinea l’importanza di unire le forze per superare questo stallo.

Secondo il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo, i protagonisti di questo processo di rinnovamento dovrebbero essere anzitutto gli imprenditori partendo dalla “cultura d’impresa”, che non è, e non può più essere, quella ereditata dal recente passato. Agli imprenditori si chiede infatti di cambiare il modo di gestione delle imprese, adeguandole a nuove visioni e dotandosi di nuovi strumenti culturali.

“Fare impresa oggi presenta sfide inedite, non comparabili con il passato – afferma Castronuovo – Siamo immersi in un presente che avanza lentamente, con uno sguardo incerto verso un futuro che appare inarrivabile. Taranto deve risvegliarsi dal torpore, partendo dalle imprese e dalla loro gestione”.

Inoltre, le istituzioni e la politica devono abbandonare la dipendenza dalla grande industria. “La storia insegna che una comunità è forte quando cammina con le proprie gambe e prospera grazie alle proprie forze. Basta osservare come altri capoluoghi, come quelli nel barese e nel leccese, si siano sviluppati nel tempo, diventando punti di riferimento nel Mezzogiorno”, aggiunge il coordinatore regionale di Casartigiani.

Infine, in merito alle recenti polemiche che hanno coinvolto alcuni rappresentanti politici e associazioni di categoria, Casartigiani auspica che cessino al più presto per iniziare a collaborare fattivamente per il territorio.

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