giovedì 13 Marzo 25

C’è l’accordo tra Fitto e Melucci per il nuovo Comitato

Ministro e sindaco del capoluogo jonico si sono sentiti spesso in questi giorni. Insieme hanno convenuto sulla necessità di accelerare, e dare definizione, all’appuntamento del giugno 2026. Intanto la proposta di CosmoPolis, quella di dotare il commissario Ferrarese di poteri straordinari, raccoglie favori tra gli esponenti dell’esecutivo Meloni. Sul tavolo ballano qualcosa come 300 milioni di euro. Un’occasione irripetibile

All’incirca 300 milioni di euro. Qualcosa in meno, ma cambia poco alla fine. La dotazione finanziaria per i Giochi del Mediterraneo è una cifra monstre, se consideriamo le maglie sempre più strette della nostra finanza pubblica. Un’occasione irripetibile per Taranto – e per i comuni pugliesi coinvolti nella manifestazione sportiva del giugno 2026. Una di quelle fortune che può capitare, se capita, una sola volta nella vita di una comunità. Rifare lo stadio, dotarsi di una piscina olimpionica, sistemare l’offerta complessiva dell’impiantistica sportiva cittadina, dare un’effettiva impronta marinaresca – e permanente – allo sviluppo degli sport acquatici, è tanta roba per un Mezzogiorno sempre più indietro nelle percentuali di crescita – e di ricchezza prodotta – rispetto al resto del Paese. Spopolato e spolpato. E, Taranto, del Mezzogiorno è croce e delizia al tempo stesso. Croce per il suo modello di sviluppo novecentesco, devastante per salute e ambiente, depauperante, lesivo di quel che resta dello Statuto dei lavoratori.

Delizia per tutta una serie di altre circostanze. La sua posizione geografica, le potenzialità di un porto non ancora esploso, la coniugazione in chiave produttiva e culturale del legame tra mare e terra che passa dal rapporto, ancora troppo debole, tra la città capoluogo e i comuni della provincia. Fare i Giochi, tenerli senza avere un solo tentennamento sull’argomento, nonostante errori evidenti e perdite di tempo oscene, è un obbligo più che un’opportunità. Un obbligo morale e un obbligo strategico. Nel nuovo Comitato che andrà costituito, speriamo il prima possibile, il commissario potrà farne parte a pieno titolo. Quanto scritto da altri nei giorni scorsi, su questo specifico tema, non risponde al vero. Basta leggere la norma di nomina dei commissari per rendersene conto e confutare possibili dubbi interessati. Governo e Comune, più che la Regione, dovranno essere i garanti del Comitato organizzatore che verrà.

Fitto e Melucci si sentono da tempo, l’accordo tra i due esiste. Andrà soltanto ratificato non più tardi della prossima settimana. Il Comitato internazionale ha ricevuto rassicurazione sul buon esito dell’intera operazione. Nello stesso tempo, come già anticipato da CosmoPolis, andranno attribuiti poteri straordinari al commissario Ferrarese. Dotare lo stesso dell’istituto della “procedura negoziata” anche per appaltare lavori superiori al valore dei cinque milioni di euro. Se si salvano i Giochi, si salva Taranto. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire. E afferma di volere il bene di questa città quando, in realtà, trama per prepararne il funerale.

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