Il consigliere regionale e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini e Dario Iaia, definiscono “imbarazzante” il silenzio della Regione sulla facoltà di Medicina, il corso di laurea in Scienze e Tecniche dello Sport e il nuovo dipartimento Biomedico
“Anche domani non si terrà la seduta del consiglio regionale e così, si continua a prendere tempo e a perderlo rispetto alle legittime istanze che giungono dai territori. Tra queste, vi è sicuramente il destino della Facoltà di Medicina e del corso di laurea Scienze e Tecniche dello Sport a Taranto, le cui sorti sono avvolte nel mistero”.
A riferirlo, riportando l’attenzione sulla vicenda, sono il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Dario Iaia, e il consigliere regionale di FdI, Renato Perrini, attraverso una nota congiunta,
“Una nebulosa a discapito degli studenti e delle tante opportunità che potrebbero derivare dal potenziamento di questi percorsi universitari – si legge ancora nel comunicato – \Peccato che ad oggi, né l’assessore regionale Leo e né il governatore Emiliano forniscono risposte. Da due anni, chiediamo se sono a conoscenza delle criticità che riguardano lo svolgimento dei corsi e delle lezioni di Medicina e Chirurgia a Taranto e attendiamo di conoscere se e quali siano le azioni che questa amministrazione regionale intende adottare. Ci sono state interrogazioni regionali nel 2021 da parte del consigliere Perrini e poi ancora nel giugno 2023 riguardo l’avvio del corso di laurea in Scienze e Tecniche dello Sport ma nulla è dato sapere“.
Perrini e Iaia riferiscono che la Giunta regionale ha approvato a gennaio scorso dei fondi pari a 53 milioni di euro per il corso di laurea in Medicina e di 3 milioni di euro per il corso di laurea in Scienze e Tecniche dello Sport, con uno schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari.
Nell’accordo è compreso anche l’avvio di un nuovo Dipartimento Biomedico sempre a Taranto. Al contempo, la Regione aveva annunciato ulteriori 30 milioni di euro per la realizzazione del polo didattico nell’area del nuovo ospedale San Cataldo.
“Che fine hanno fatto tutti questi progetti sui corsi di laurea – chiedono, infine, Perrini e Iaia – che, ricordiamo, hanno ottenuto dall’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) l’accreditamento provvisorio, che rischia di essere revocato se non si dà seguito a quanto deciso oltre cinque mesi fa? Leo ed Emiliano battete un colpo, se ci siete e se avete a cuore le sorti dell’area jonica e delle giovani generazioni”.