sabato 11 Gennaio 25

“Difendere i lavoratori dalle spregiudicate logiche del profitto”: la protesta dei call center

L’Usb Taranto si mobilita contro un accordo che riduce tutele fondamentali e salari. Prossimamente un tavolo di confronto con il Governo per affrontare la vertenza

I lavoratori dei call center stanno affrontando un abbattimento del 15% del costo del lavoro e un taglio di tutele fondamentali. Tra le misure previste, vi è il non riconoscimento della malattia nei primi tre giorni, il controllo a distanza e una riduzione del 50% delle ore di permesso. Inoltre, lo smantellamento della clausola sociale in caso di cambio d’appalto mette a rischio la riassunzione da parte dell’appaltatore subentrante, con il potenziale di una significativa perdita di posti di lavoro in breve tempo.

Un altro aspetto critico del nuovo contratto riguarda la possibilità per l’Usb Taranto, di nominare rappresentanti indipendentemente dalla reale rappresentanza. In sostanza, i lavoratori si troverebbero a svolgere le stesse ore con retribuzioni e tutele inferiori. Se Network Contact e Covisian continueranno su questa strada, per l’organizzazione sindacale il contratto collettivo nazionale di settore verrà sostituito da un contratto pirata, favorendo il profitto delle aziende a scapito dei lavoratori.

Le mobilitazioni in corso stanno già dando risultati: il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato un tavolo interministeriale entro febbraio per affrontare la vertenza dei call center. Usb manterrà alta l’attenzione su tutta la questione degli appalti. Oggi, la manifestazione è iniziata alle 9.00 a Palazzo di Città: il corteo ha attraversato il Ponte Girevole fino a Palazzo del Governo, dove una delegazione Usb guidata da Francesco Marchese è stata ricevuta dal Prefetto.

“Non accetteremo mai la logica del padrone che intende fare cassa deprezzando il lavoro e le persone – commenta Francesco Marchese di Usb Lavoro Privato – Chiediamo un confronto serio su tutto il mondo degli appalti. Abbiamo ribadito al Viceprefetto l’importanza di esercitare pressione sui Ministeri delle Imprese e del Lavoro affinché si passi dalle parole ai fatti, avviando un dialogo costruttivo per tutelare i lavoratori esposti a dinamiche instabili. La dottoressa Ruocco ha promesso di stilare un elenco di priorità basato sulle nostre richieste e di farsi portavoce presso i ministeri competenti”.

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