Non ci sono alternative al capoluogo jonico. Il Governo apre all’aumento della dotazione finanziaria, spingendosi oltre la soglia dei 150 milioni di euro. Ferrarese ha pronto da dieci giorni il nuovo masterplan. Prima, però, bisognerà cambiare il Comitato organizzatore. Cioè: nominare un nuovo direttore generale al posto di Sannicandro. Alla fine l’accordo si farà e, l’ingegnere barese, verrà sacrificato. Conviene a tutti non sfidare il destino. Venerdì prossimo nuovo appuntamento nella città capitolina
I Giochi restano a Taranto. Sarà possibile aumentare la dotazione finanziaria da assegnare agli stessi. Il totem dei 150 milioni di euro, come limite invalicabile, non è più un totem. Prima, però, bisognerà cambiare la composizione del Comitato organizzatore. Attraverso modifiche parziali (la sostituzione dell’ingegnere Sannicandro con un nuovo direttore dell’organismo consultivo) o con la nomina di un comitato ex novo. Per farlo le parti si sono aggiornate a venerdì prossimo. Sempre a Roma. Sempre al Ministero dello Sport. Queste le novità dell’incontro tenuto nella tarda mattina di quest’oggi nella città capitolina tra il governo (presenti i ministri Fitto e Abodi), gli enti locali (con il sindaco Melucci e il presidente Emiliano seduti attorno al tavolo), il Coni e il Comitato Internazionale.
Alla fine l’accordo si troverà, perche nessuno vuole perdere un’occasione così importante. Non vuole mancarla, chiaramente, la città ospitante che ipoteca parecchio del proprio futuro prossimo – e non solo prossimo – attraverso le garanzie offerte da un evento internazionale così ambito. Non ci pensa la Regione, Emiliano ragiona sul terzo mandato e i Giochi organizzati, e ben riusciti a Taranto, rappresentano un formidabile lasciapassare per la futura campagna elettorale da improntare. Non ha interesse a boicottare l’evento Fitto, pugliese, che ha l’ambizione invece di scalare posizioni sempre più di prestigio all’interno dell’area di governo. Il commissario Ferrarese, dal canto suo, è pronto. Ha da dieci giorni il nuovo masterplan, che vorrebbe poter presentare al comitato organizzatore, qualunque esso sia, per poter finalmente poi partire con la progettazione, gli affidamenti e gli appalti da assegnare.
Se esce Sannicandro tutto si sistema all’istante. Sarà difeso ancora per qualche giorno, poi Comune e Regione decideranno di abbandonarlo al proprio destino. Il gioco questa volta, i Giochi pardon, valgono la candela.