mercoledì 15 Gennaio 25

Ex Ilva, attesa per la sentenza del Tar di Lecce sull’ordinanza di chiusura

Presente all’incontro una compatta rappresentanza di amministratori locali e Legambiente, che ha formalizzato la sua costituzione nel procedimento contro il siderurgico tarantino

Sarà necessario attendere ancora per capire se il TAR di Lecce sospenderà l’ordinanza con cui il sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha intimato ad Acciaierie d’Italia e all’ILVA in Amministrazione Straordinaria lo spegnimento dell’area a caldo qualora non dovessero essere individuate e sanate le cause a seguito delle quali si è registrata in città una maggiore emissione di benzene, così come emerso dai rapporti di Arpa Puglia e Asl Taranto.

Nella mattinata odierna il procedimento, svoltosi in camera di consiglio dinanzi all’organo giudicante, ha visto i legali di Comune e Provincia, affiancati dai colleghi di Regione Puglia, ARPA e Asl del capoluogo ionico), nell’evidenziare l’allarmante situazione che a livello sanitario un intero territorio è costretto a subire da decenni, sottolineare che a chiedere il rigetto della sospensiva e, di conseguenza, la piena operatività dell’ordinanza non c’è solo un’amministrazione, ma un’intera comunità. “Una comunità che può veder scongiurato il danno sanitario soltanto grazie a interventi decisi e all’adozione di provvedimenti come quello che il sindaco Melucci ha firmato lo scorso 22 maggio”. Si legge nella nota.

Preso atto di quanto esposto dalle parti, il tribunale si è riservato la decisione.

A Lecce erano presenti, oltre il sindaco Melucci, una rappresentanza compatta delle amministrazioni locali e Legambiente, che ha formalizzato la sua costituzione nel procedimento. Una presenza massiccia che ha voluto rappresentare come quella ambientale, a Taranto, non debba essere considerata una “questione locale”, ma una questione che, interessando l’intero Paese, deve essere risolta il prima possibile senza ulteriori rinvii.

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