venerdì 18 Ottobre 24

Ex Ilva, è rottura tra Governo e Arcelor Mittal

La multinazionale franco-indiana avrebbe comunicato la propria indisponibilità “ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza”. Sindacati convocati a Palazzo Chigi per l’11 gennaio

Nessun accordo tra Arcelor Mittal e Governo sulle sorti dell’ex Ilva di Taranto.

E’ quanto si apprende dalle prime indiscrezioni sull’incontro che si è svolto questo pomeriggio, a Palazzo Chigi, tra il governo e il colosso franco-indiano dell’acciaio.

Per l’esecutivo presenti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il ministro degli Affari Ue e Pnrr, Raffaele Fitto, quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

La delegazione aziendale, invece, era guidata dal Ceo Aditya Mittal; all’incontro presente anche l’Ad di Invitalia, Bernardo Mattarella.

Una nota di Palazzo Chigi riferisce che  “la delegazione del Governo ha proposto ai vertici dell’azienda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva. Il Governo ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale”.

Sarebbe, invece, fissato all’11 gennaio l’incontro tra delegazione governativa e le sigle sindacali dei metalmeccanici.

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