“Questo dato evidenzia che c’è qualcosa che non va e che sono necessari interventi urgenti”
“La centralina Arpa di via Machiavelli ha registrato un valore di 61 microgrammi per metro cubo come media oraria, ben al di sopra del valore di soglia di 27 microgrammi a metro cubo adottato come riferimento dalla comunità scientifica e dallo stato della California. – Si legge nella lettera – Nella nostra normativa purtroppo non vi sono valori di soglia per i picchi di benzene.
Il benzene è una sostanza cancerogena certa, che può provocare leucemie e altri gravi problemi di salute. La sua presenza in concentrazioni così elevate desta grande preoccupazione per la salute dei cittadini di Taranto, in particolare dei residenti del quartiere Tamburi, già gravati da una situazione di inquinamento atmosferico cronico. – Afferma Marescotti – Non è la prima volta che si verifica un picco di benzene a Taranto: nel 2023 ne sono stati registrati più picchi di benzene che in tutti i dieci anni precedenti. Questo dato evidenzia che c’è qualcosa che non va e che sono necessari interventi urgenti per tutelare la salute dei cittadini”.
Al ministro Fratin il Presidente di Peacelink chiede di effettuare un’indagine approfondita, per accertare le cause del picco di benzene e per individuare i responsabili, e l’adozione di misure immediate per ridurre l’inquinamento in particolare nel quartiere Tamburi. Infine, Marescotti chiede la chiusura dell’impianto da cui si sono originati i picchi in questione.