venerdì 18 Ottobre 24

Ex Isola Verde, sindacati in protesta: “Dal Comune solo de-responsabilizzazione”

È in programma un sit-in di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti sotto la Prefettura di Taranto

“La de-responsabilizzazione, e la mancanza assoluta di vicinanza, istituzionale, politica e umana, ai lavoratori, ci dimostrano ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la distanza che il Comune di Taranto ha messo tra l’ente e il mondo del lavoro”. Lo affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti, dopo l’ennesimo atto di distanza tra l’ente civico e le eterne vertenze che riguardano in queste settimane tutti i lavoratori dell’appalto comunale in proroga, quelli dell’ex Isola Verde, e quelli dell’appalto in scadenza.

Un messaggio WhatsApp inviato alle 21.45 ha comunicato l’annullamento dell’incontro previsto per il 22 maggio alle 10.00 con gli assessori comunali Mazzariello, Ciraci e Murgia, destinato a discutere il futuro di circa 200 lavoratori.

La cancellazione sarebbe stata causata da una diffida ricevuta dal Comune da parte di sindacati non firmatari del contratto, secondo quanto riferito dai sindacati confederali. “Sembra di avere a che fare con neofiti delle relazioni sindacali quando non esiste la possibilità che un sindacato possa diffidare un ente, né tanto meno impedire la discussione di un problema così scottante”, scrivono ancora Fresi, Spinzi e Sasso.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti esprimono preoccupazione per questo ennesimo rinvio: “Si continua a perdere tempo, indicando scenari futuribili con tempi lunghissimi e imputando sempre ad altri la colpa di mancate soluzioni, come se il definanziamento di progetti, l’assenza di risorse, l’impegno preventivo rispetto ad una bomba sociale che si sa sapeva sarebbe scoppiata da un momento all’altro, non sia una competenza dell’ente che rappresenta in prima istanza proprio quei cittadini e lavoratori in pericolo”.

Pertanto, le sigle sindacali hanno deciso di organizzare un sit-in sotto la sede della Prefettura di Taranto il 29 maggio, dalle 10 alle 12, per sollecitare l’attenzione del Governo sul futuro dei lavoratori, assumendo un’iniziativa che il Comune ha faticato a prendere.

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