mercoledì 9 Aprile 25

FIATO CORTO

Chiude il Presidio Pneumologico di via Bruno. Al suo posto, la locale Asl, vuole portare un’impresa di pulizia. Esclusiva di CosmoPolis. Taranto è una citta da farti mancare il respiro

Chiude il Presidio Pneumologico di Taranto. Lo storico immobile di via Bruno, il sanatorio come si era soliti chiamarlo, avrà un’altra destinazione d’uso. Non esiste al momento alcuna comunicazione ufficiale a tal riguardo ma, CosmoPolis, è in grado d’anticiparvi lo stesso quanto verrà reso noto nelle prossime settimane. Al posto di medici e infermieri ci saranno gli operai di un’impresa di pulizia. L’Asl ha deciso di destinare alla Sanità Service i locali della struttura. Circa 50 mila le prestazioni specialistiche eseguite ogni anno dal gruppo di lavoro diretto dal dottor Cosimo Tarantino. Test di funzionalità respiratoria. Diffusione alveolo polmonare: esame, questo, essenziale per la diagnosi e il monitoraggio delle fibrosi polmonari e per la valutazione dei pazienti oncologici da avviare a cicli di chemio e radioterapia. Emogasanalisi con prelievo arterioso. Prove allergologiche sottocutanee. Immunoterapia specifica. Test di provocazione bronchiale con Metacolina. Controlli domiciliari clinico-funzionali per pazienti affetti da SLA. Queste solo alcune delle attività mediche eseguite, ogni giorno, al Presidio: sia per gli abitanti di Taranto che per i residenti nei comuni della sua provincia. Prestazioni che, nella loro complessità, hanno subito negli ultimi anni incrementi percentuali significativi. A Taranto, città dell’Ilva e della raffineria Eni, luogo che ha smesso ormai di contare le diverse discariche disseminate sul proprio territorio, una delle realtà urbane del Paese con il maggior numero di neoplasie polmonari – e malattie dell’apparato respiratorio – si decide di chiudere il poliambulatorio pneumologico. Ma siamo folli? E perché mai, poi? Perché prima di un presidio sanitario, prima di una sanità pubblica ai titoli di coda, prima di studi e nessi di causalità tra medicina territoriale e condizioni ambientali in uno specifico contesto urbano, viene un’impresa di pulizia. Prima del buon senso, le manie di grandezza di qualche dirigente della locale Asl. Medici e infermieri di via Bruno verranno trasferiti all’Ospedale Moscati. Si opera sempre per sottrazione e mai per addizione. Togliamo lì dove dovremmo invece aggiungere e potenziare i servizi. E’ tutto cosi triste. Roba da farti mancare il respiro.

 

 

 

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