Storia della Provinciale 48, l’arteria (occlusa) che collega Taranto a Statte. L’infra-stortura che costeggia il più grande complesso industriale d’Europa è poco più che un contado. Buono per la transumanza stagionale più che per il transito degli autoveicoli. Passi per Melucci, ma Andrioli proprio no. Così ci cade un mito. Il sindaco di strade e marciapiedi non può fallire sul suo terreno d’elezione
E’ una strada senza essere una vera strada la Provinciale 48, l’arteria (occlusa) che collega Taranto a Statte. Una lingua di asfalto, piena di buche, sconnessa, pronta ad allagarsi non appena si addensino nubi in cielo. Non serve che piova, insomma, per mandarla fuori strada. L’infra-stortura che costeggia il più grande insediamento industriale d’Europa stride con il concetto di modernità. Ricorda un contado medioevale, luogo di campagna per la transumanza stagionale. Non esiste illuminazione sulla Taranto-Statte, avranno tagliato la luce per morosità. Non si riesce a delimitarla nei due sensi di marcia con guard rail, strane architetture in ferro non ancora conosciute a queste latitudini. La segnaletica poi, quella orizzontale e verticale in egual misura, replica uno slogan assai di moda durante le rivolte studentesche del secolo scorso: “Potere all’immaginazione”.
Negli scorsi anni la Provincia annunciò di avere messo a disposizione un milione di euro, perche s’intervenisse su una delle tratte autostradali con il più alto indice d’incidenti, diversi anche mortali, presenti sul nostro territorio. Aspetta e spera che prima o poi si avvera. Amministratori provinciali, amministratori locali, alla fine uguali sono. Parlano tanto, concludono poco. Spiace che il sindaco di Statte, il sindaco delle strade e dei marciapiedi cosi come lo hanno ribattezzato i suoi concittadini, stia fallendo proprio sul suo terreno d’elezione. Che non riesca a convincere il suo collega Melucci a sbloccare queste risorse una volta per sempre.
Volete la banda o volete i fuochi? Con Andrioli il problema non si pone. Vogliamo l’asfalto, il bitume, il catrame. Si, ma non per la Provinciale 48. Chi semina sulla strada, stanca i buoi e perde la semenza.