domenica 7 Luglio 24

Giochi del Mediterraneo, il Comitato: “Ferrarese non ci ha mai incontrato”

Il Comitato organizzatore dell’evento risponde alle dichiarazioni del Commissario di governo, Massimo Ferrarese: “Parla attraverso la stampa, noi chiediamo collaborazione leale e istituzionale”; e sui progetti degli impianti tarantini: “Sei sono in stadio molto avanzato, gli altri 4 preliminari”

Il Comitato organizzatore di Giochi del Mediterraneo 2026, presieduto dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, risponde con un lungo comunicato alle dichiarazioni rilasciate dal Commissario straordinario, Massimo Ferrarese, durante la conferenza stampa di ieri mattina.

“Nonostante gli esiti della riunione svoltasi a Roma il 24 luglio scorso, in cui i Ministri Abodi e Fitto, il presidente Malagò, il Governatore Emiliano e il Sindaco Melucci, auspicavano e garantivano massima collaborazione e unione di intenti – si legge nel comunicato – nonostante la scossa data da Malagò per chiedere una concreta collaborazione e consentire l’organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo a Taranto nel 2026, il commissario di Governo Ferrarese anziché incontrare il Comitato Organizzatore e avviare una leale collaborazione istituzionale, continua a parlare attraverso la stampa e i giornali.

Nella riunione dello scorso 24 luglio sia il Ministro Abodi sia il presidente Malagò hanno chiarito, se ce ne fosse stato bisogno, che il Comitato Organizzatore Taranto 2026 è deputato all’organizzazione dei Giochi mentre il commissario nominato dal Governo deve predisporre il programma delle infrastrutture ed impegnarsi a facilitare la realizzazione e adeguamento degli impianti sportivi“.

“Ebbene, dopo due mesi dalla nomina – afferma il Comitato – il commissario non ha mai incontrato il Comitato organizzatore e ha declinato vari inviti del Comitato e del Presidente Emiliano per potersi incontrare e rispondere alle richieste dei Sindaci che rispondono esattamente ai compiti del commissario ovvero indicare i finanziamenti disponibili per ciascun intervento, indicare i soggetti attuatori e condividere un cronoprogramma realistico per redigere i progetti, ottenere i pareri tecnici propedeutici all’approvazione e appaltare le opere”.

Il Comitato ribadisce che “il commissario governativo non può assumere decisioni senza consultare il comitato organizzatore e senza rispettare il masterplan approvato” e riafferma il lavoro compiuto negli ultimi 3 anni: “Dal momento dell’assegnazione, per oltre 3 anni, il Comune di Taranto con la Regione Puglia e il CONI hanno lavorato intensamente e, nonostante la pandemia, la crisi energetica e gli effetti della guerra in Ucraina, moltissimo è stato fatto dal punto di vista organizzativo e sportivo, per la comunicazione e la promozione dell’evento nonché per il coinvolgimento delle Federazioni sportive nazionali e locali ed il reclutamento di centinaia di volontari con cui sono state organizzate finora oltre 20 eventi sportivi e culturali di cui 6 internazionali mentre per i prossimi anni sono previste ulteriori e più importanti test events per consentire a Taranto, agli sportivi e ai cittadini di tutte le città coinvolte nei Giochi di poter partecipare attivamente al grande evento del 2026”.

“Ma l’obiettivo – si legge ancora nel documento – più importante dei Giochi è valorizzare l’identità di Taranto e raccontare la transizione socio-economica ambientale avviata attraverso i numerosi progetti infrastrutturali e strategici in corso per rigenerare la città e dotarla di servizi e dotazioni moderne e accoglienti”.

Il Comitato assicura che “tutti i Comuni hanno predisposto uno studio di fattibilità tecnico economico necessario per inserire gli interventi nel proprio piano delle opere pubbliche” e che “il Comune di Taranto ha redatto i 6 progetti più rappresentativi che sono in stato molto avanzato: la piscina olimpica, il centro nautico, le due palestre polifunzionali nei quartieri Paolo VI e Salinella e lo stadio Iacovone mentre per la pista di atletica i lavori sono già in corso. Per gli altri 4 interventi previsti a Taranto sono stati predisposti i progetti preliminari (DIP) che, trattandosi di adeguamenti di impianti esistenti, possono essere resi esecutivi in poco tempo laddove fossero disponibili le necessarie risorse. Tutto ciò è stato fatto dal Comune con il supporto economico della Regione Puglia senza avere la certezza del finanziamento statale che tarda ancora ad essere messo a disposizione del Comune”.

“Da mesi – afferma il Comitato organizzatore dell’evento – stiamo sollecitando le risorse per poter ultimare e definire dettagliatamente i quadri economici dei vari progetti ma, anziché dare risposte e mettere i Comuni nelle condizioni di operare correttamente, il commissario continua a richiedere progetti che non sarebbe neanche in grado di valutare non avendo una struttura tecnica in grado di farlo. Inoltre è necessario stabilire quali debbano essere i soggetti attuatori, qual è il soggetto che procede alla convocazione delle conferenze di servizi approvative dei progetti oppure alla richiesta dei pareri tecnici necessari; chi debba procedere all’approvazione dei progetti e con quali modalità si debbano svolgere le gare di appalto dei lavori”.

“Senza un chiarimento su questi aspetti – si legge in conclusione – ed un’indispensabile collaborazione istituzionale fra Commissario, Organi statali, Regione Puglia e Comuni interessati, non è possibile procedere tecnicamente e amministrativamente. Ad ogni buon conto organizzeremo un’apposita presentazione pubblica dei progetti al fine di dimostrare il corretto operato e l’impegno del Comune di Taranto e della Regione Puglia“.

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