domenica 22 Dicembre 24

Giornata regionale della costa, l’importanza della nuova legge per il Tarantino

Un patrimonio inestimabile ma spesso sottovalutato, quello costiero, a cui la legge regionale approvata lo scorso 26 marzo cerca di restituire la giusta attenzione. Ne parliamo con la dott.ssa Maria Sardelli, dell’associazione Ri.So.R.Se di Leporano

Il paesaggio costiero italiano è lungo circa 8.300 km, di cui 345 in Puglia: il 10% della linea di costa del Paese si trova, quindi, nella nostra regione.

Un patrimonio inestimabile dal punto di vista ambientale e turistico, ma anche storico-culturale e per la cui estensione il territorio pugliese è al 4° posto in Italia.

Per riportare la giusta attenzione su una ricchezza non scontata, dunque, ma spesso ingiustamente sottovalutata (o, peggio, ignorata), la Regione ha istituito con la legge regionale n.15/2024, approvata all’unanimità il 26 marzo, la “Giornata regionale della Costa”, che sarà celebrata ogni anno il 12 aprile.

Ma di cosa parla la legge in questione?

“Il provvedimento – si legge sul sito della Regione – riconosce al sistema costiero regionale un valore identitario e strategico in termini scientifici, ambientali, paesaggistici, storici, culturali, sociali ed economici. Al fine di preservare e valorizzare questo patrimonio, la Regione Puglia adotta e sostiene tutte le iniziative necessarie al suo studio, alla sua cura, tutela e valorizzazione, anche attraverso collaborazioni mirate con le istituzioni scolastiche. Il 12 aprile di ogni anno viene dunque istituita la “Giornata regionale della Costa” che, attraverso l’organizzazione di iniziative, manifestazioni, incontri e tavoli di approfondimento, mira a promuovere nell’opinione pubblica e nelle giovani generazioni la cultura e la conoscenza del sistema costiero e delle peculiarità connesse alla sua tutela e fruizione.

La Regione Puglia, in collaborazione con il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, previ appositi accordi o intese con i soggetti istituzionali competenti, si impegna inoltre a promuovere tutte le iniziative finalizzate a una gestione integrata della costa, in sinergia con le comunità costiere e le altre istituzioni a vario titolo operanti sul territorio.”

L’evento di presentazione di questa iniziativa si è svolto lo scorso 10 aprile al teatro Kursaal Santalucia di Bari: vi hanno partecipato il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese,  l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio e il contrammiraglio Vincenzo Leone, direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica, oltre ad una serie di Enti, associazioni del territorio e professionisti del settore.

A spiegarci l’importanza di questa legge regionale per il paesaggio costiero tarantino è la dottoressa Maria Sardelli, laureata in Scienze strategiche marittimo-portuali ed addetta alla comunicazione dell’Associazione Ri.So.R.Se di Leporano.

La dott.ssa Maria Sardelli, dell’Associazione Ri.So.R.Se di Leporano

Dott.ssa Sardelli, la partecipazione dell’associazione Ri.So.R.Se a questo evento nasce da un lavoro continuo in questo ambito

Per l’associazione Ri.So.R.Se prendere parte a questo evento ha significato una profonda gratificazione per il lavoro svolto in questo anno e mezzo di attività, invitati a partecipare dal comandante della capitaneria di porto di Taranto, Rosario Meo, già nostro ospite e relatore nei convegni che l’associazione ha tenuto il 04/07/2023 a Leporano e il 21/03/2024 a Pulsano, trattando proprio i temi della conoscenza, la tutela e la valorizzazione della costa tarantina.

La spinta propulsiva è stata data senza dubbio dall’intervento del movimento politico L’Alternativa, che grazie alla sua attenzione al territorio ha messo in evidenza le condizioni critiche in cui versa la costa leporanese, con concreto rischio di ripercussione sui resti archeologici nelle vicinanze della falesia in questione.

Come possiamo descrivere l’importanza di questa legge per le coste del Tarantino?

Ritengo che sia fondamentale l’apertura della Regione e il coinvolgimento di tutte le figure che possano incidere sul tema per dare concretezza a quanto stabilito dalla legge e la volontà di aumentare e facilitare lo studio, il valore e la fruizione del mare.

Sarà possibile, con questa legge, reperire fondi per poter mettere in atto iniziative di recupero e salvaguardia delle coste?

Non è stata presentata questa possibilità, ma suppongo e auspico che questo impegno e questa attenzione si traducano poi in atti concreti a sostegno delle azioni da mettere in campo per ottenere gli obiettivi prefissati dalla legge.

Come proseguirà ora il vostro lavoro sul territorio?

Il nostro lavoro di informazione e sensibilizzazione, così come adesso è prescritto dalla novella legislativa regionale, ha invitato alla riflessione la cittadinanza recependo le informazioni fornite da figure di spicco del settore come il direttore del dipartimento di Scienze della terra, prof. Mastronuzzi, la prima ricercatrice CNR, dott.ssa Cecere e con il fondamentale contributo del Comandante Meo.
Continueremo la nostra attività, portando questo format di successo anche in altri comuni costieri, sensibili come noi al tema e consci dell’importanza della costa, che può essere fonte di benefici per i comuni costieri e limitrofi.

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