mercoledì 5 Febbraio 25

Il futuro non invecchia

Inverno demografico e politiche sociali: come cambia le geografia dell’assistenza pubblica in Italia. Una fotografia sull’avvenire

L’Italia non è un Paese per giovani. E neanche per i giovanissimi. I nuovi nati. Il 2024, infatti, segna un nuovo record storico nel calo delle nascite: che scendono a 379mila da 393mila dell’anno precedente. Il tasso di natalità è in calo nel 72% dei comuni; in 6 su 10 è inferiore alla media nazionale. Meno di 1 su 10 supera la media Ue. Numeri da era glaciale più che da inverno demografico. Senza un’inversione di tendenza, immediata, qualificata, il futuro si tinge di colori sempre scuri per il Bel Paese. Rispetto al 2023 le nascite sono diminuite di 14mila unità (il 3,6% in meno). In confronto al 2008, ultimo anno di “picco” il calo è superiore a un terzo (-34,2%). Significa quasi 200mila nuovi nati in meno in soli 15 anni. Una diminuzione che riguarda sia i nati con cittadinanza italiana che senza, e che incide anche sul tasso di natalità, ovvero il numero di nuove nascite in rapporto agli abitanti.

Nel 2023 è sceso a 6,4 nati ogni mille abitanti, dai 6,7 del 2022. Questa dinamica di progressivo declino demografico pone un’ipoteca sul futuro della nazione. Con una popolazione in invecchiamento, senza un ricambio generazionale, sono destinati a diventare insostenibili il sistema sociale, quello previdenziale e sanitario. Con ripercussioni soprattutto sulla parte più debole della società, a partire dalle persone – in molti casi anche minori – in condizione di difficoltà economica o di esclusione sociale. Tra 2014 e 2021 (ultimo dato per cui sono disponibili stime a livello comunale), il tasso di natalità è diminuito in oltre 5.600 comuni, ovvero il 71,6% del totale.

Nel 61,6% dei comuni il tasso di natalità registrato nel 2021 è stato inferiore alla media nazionale dello stesso anno (6,8 nati ogni mille abitanti). Solo nel 36,6% dei casi questa cifra è stata superata. In particolare in provincia di Bolzano (dove quasi 9 comuni su 10 superano il tasso di natalità italiano), nell’area di Ragusa (83,3% dei comuni sopra la media) e nella città metropolitane di Catania (81%) e Napoli (70,7%).  Il futuro, insomma, non invecchia. Sempre che nasca.

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