sabato 19 Aprile 25

La crisi della mitilicoltura tarantina al centro del Consiglio comunale

Presenti in aula alcuni lavoratori del comparto: “Basta chiacchiere, non riusciamo a sfamare le nostre famiglie”. Approvata all’unanimità la mozione che prevede l’impegno a trovare fondi a sostegno del settore, l’assessore Ciraci: “Il 14 dicembre un tavolo tecnico e un nuovo funzionario ad hoc per il Demanio marittimo”

La crisi della mitilicoltura tarantina al centro della lunga e articolata seduta del Consiglio comunale tarantino, che si è svolta nel primo pomeriggio di oggi, in modalità question time.

CRISI MITILICOLTURA

La seduta inizia con la richiesta del consigliere Michele Mazzariello di “Taranto popolare” di anticipare la trattazione del punto riguardante il sostegno al comparto mitilicoltura con i fondi ex Ilva.

Alla presenza di alcuni mitilicoltori, viene data lettura di un documento scritto da alcune cooperative sociali e lavoratori singoli del comparto.

“Siamo stanchi delle vostre promesse – si legge nel documento – non ci interessa la politica ma solo il nostro destino. Non possiamo più sfamare le nostre famiglie, siamo in crisi da anni, eppure nulla è stato fatto. Non è possibile che non siate capaci di strutturare un ufficio del Demanio degno di questo nome, composto da risorse umane che lavorino solo per risolvere i nostri problemi. Noi siamo la storia di Taranto, la cozza tarantina è il nostro oro, ma a voi questo non interessa. Da oggi inizieremo un presidio, siamo disposti a tutto, andremo dal sindaco e dal Prefetto. Noi vogliamo ciò che ci spetta, perché questo menefreghismo da parte vostra? Diverse categorie e cittadini hanno usufruito dei fondi ex Ilva, eccetto noi. Ora tocca a voi, il tempo delle parole è terminato”.

Il consigliere Francesco Cosa di “Svolta liberale per Taranto” ha riassunto brevemente la situazione della mitilicoltura tarantina, evidenziando che a causa dell’indisponibilità del primo seno del Mar Piccolo per la normativa vigente a riguardo (la zona è posto sotto sequestro a causa di elevate quantità di diossina e PCB), la concentrazione eccezionale del prodotto nel secondo seno ha causato, anche per le forti temperature, una moria del seme.

Sottolineando che i fondi ex Ilva nascono a sostegno delle famiglie disagiate nell’area di crisi di Taranto (comprendente anche Montemesola, Statte, Massafra e Crispiano), Cosa e gli altri consiglieri firmatari chiedono che i fondi siano usati a favore delle aziende dei mitilicoltori permettendo loro di pagare i canoni concessori arretrati e in scadenza, a chi è in attesa del rilascio delle nuove concessioni e degli abusivi che intendono regolarizzare le proprie posizioni.

“La lettera dei mitilicoltori è toccante – afferma Cosa – aiutarli significa metterli nelle condizioni di operare e mettersi in regola. Non capisco perché dopo una manifestazione d’interesse dell’amministrazione comunale di mesi fa, le concessioni non vengano ancora rilasciate alle cooperative”.

Cosa aggiunge che i fondi ex Ilva, ovvero 20 milioni e 500mila euro, sono stati usati negli anni nei modi più disparati, come feste di piazza e attività natalizie, per realizzare alcuni murales nei quartieri popolari, per finanziare progetti nella Casa circondariale, come la pasticceria del carcere di Taranto: “Ben venga tutto – afferma Cosa – ma non ci spieghiamo come una delle amministrazioni comunali più ricche degli ultimi anni non focalizzi l’attenzione su un comparto così importante per la città come quello dei mitilicoltori, per non parlare dell’attinenza tra lo scopo dei fondi e quanto avvenuto nel Mar Piccolo. Se è vero che questi soldi, come mi è stato detto, non possono essere usati per sostenerli, dovete trovare un’alternativa”.

Per il consigliere, infatti, a mancare è la volontà: “Il modo si trova, se si vuole raggiungere l’obiettivo. Convocate i commissari e rappresentate il problema, se è questo a fermarvi. Questo settore ha bisogno di vicinanza”.

A replicare è Massimiliano Stellato, di Italia Viva: “I mitilicoltori hanno chiesto la realizzazione di punti di sbarco e su questo ho chiesto personalmente che l’amministrazione si interessi – ha dichiarato – nonché la realizzazione di un punto di raccolta a San Vito per accogliere il novellame che ha bisogno di spurgarsi dalle sostanze inquinanti. Il problema delle concessioni è interdirezionale, nel consiglio comunale in cui ne parlammo chiedemmo che ad occuparsene fosse una società partecipata che abbia nel suo contratto di servizi la possibilità di gestire questo rapporto (all’epoca si ipotizzava Infrataras). Noi non abbiamo nulla in contrario alla mozione, ma vogliamo chiedere se tecnicamente si può fare, certi che l’amministrazione se ne occuperà”.

Anche il consigliere Luca Contrario di “Una strada diversa” esprime vicinanza al comparto, affermando però che non si può strumentalizzare la questione dei mitilicoltori: “Non creiamo false aspettative, i fondi ex Ilva non sono stati usati per sostenere il settore perché era tecnicamente impossibile, in quanto non si possono usare a sostegno di attività economiche nell’esercizio delle attività economiche. E’ sicuramente necessario trovare un modo e fare nostra questa battaglia, attraverso una deroga da chiedere al Governo, ad esempio, per il bene delle famiglie in crisi e del settore prioritario”.

Mario Odone, del M5S, assicura che il lavoro del tavolo di coordinamento è iniziato e deve proseguire, senza restare un caso isolato. “I nostri parlamentari – aggiunge – devono sollecitare l’attenzione del Governo sulla questione”.

“Sono stanco dei tavoli tecnici, non servono a niente – interviene Walter Musillo – L’amministrazione deve esprimere chiaramente se è capace di metter soldi a favore del comparto, la battaglia politica sui fondi ex Ilva deve essere comune. Questa amministrazione, secondo me, ha altre priorità: 60 milioni di euro alla cultura, ai mitilicoltori nulla. Abbiamo bisogno di impegni precisi, sul piano delle coste, sull’ampliamento dell’ufficio demaniale e sul sostegno economico ai lavoratori”.

Massimiliano Di Cuia, consigliere di Forza Italia, sottolinea che il problema è stato discusso tante volte in passato senza giungere ad alcuna soluzione concreta. “Se c’è la volontà politica, il resto si risolve. Dobbiamo prendere impegni concreti ma gli uffici devono dare seguito a quanto si decide oggi”.

“Prendere un impegno con queste persone – afferma il consigliere Mimmo Festinante – è segno di rispetto anche per noi stessi e la nostra città: se necessario si può optare anche per una variazione di bilancio, ma bisogna concretizzare”.

Mazzariello sottolinea che il nuovo assessore con delega al Demanio, Cosimo Ciraci, debba essere il primo prendere un impegno a riguardo: “La cozza è il nostro simbolo internazionale – afferma – il comparto è prioritario per la nostra città”.

Sulla mozione viene presentato un emendamento con primo firmatario il consigliere Michele De Martino del PD, che dichiara: “Senza distinzione politica dobbiamo preservare il settore più antico della categoria, evitando interventi ad effetto mirati a strappare gli applausi. Più concretezza e meno polemiche: da tutti noi oggi parte un segnale forte che deve caratterizzare da subito il lavoro dell’amministrazione”.

Interviene, a questo punto, l’assessore al ramo Cosimo Ciraci, che ha da poco ricevuto la delega: “In una settimana dall’inizio del mio assessorato posso già dire che la crisi della mitilicoltura è una priorità della nostra amministrazione: ho già recuperato il pregresso e comunico che il prossimo 14 dicembre ci sarà il tavolo tecnico alle 15 a Palazzo di Città. Rispondendo alla richiesta dell’opposizione, li invito a partecipare a questo incontro che aggiornerò costantemente. Mi sono occupato subito anche dell’Ufficio del Demanio, che è effettivamente sprovvisto del personale necessario: ho chiesto alla Direzione generale di supportarlo e dal 15 dicembre arriverà un nuovo funzionario che si occuperà specificamente del problema. Affronteremo le concessioni e daremo seguito al pregresso. Mi aspetto una votazione all’unanimità su questo punto, per poter cominciare a lavorare da domani”.

La mozione emendata viene approvata dal Consiglio comunale all’unanimità, con 21 voti favorevoli su 21 consiglieri presenti.

MUSEO DI ARTE ANTICA E CONTEMPORANEA

Il consigliere Michele De Martino del PD chiede di trattare anticipatamente la mozione sull’istituzione di un Museo di arte antica e contemporanea di Taranto: “Si tratta di una proposta bipartisan – spiega Francesco Battista della Lega – che mira a colmare una lacuna nel panorama culturale della città, con particolare attenzione al turismo alternativo e alla promozione dell’arte locale”. La mozione viene poi approvata all’unanimità.

TORNEO DI CALCIO CIRCOSCRIZIONI COMUNALI

“La nostra città ha bisogno di eventi sportivi, di aggregare la cittadinanza anche attraverso sport di grande valenza sociale come il calcio- ha dichiarato il proponente Francesco Battista della Lega – per questo proponiamo un torneo a 11 tra gli abitanti delle circoscrizioni comunali, con la partecipazione finale di una rappresentanza dell’amministrazione. Il torneo sarà svolto alla fine dell’anno sportivo, per non interferire con le attività del Taranto calcio. “Umberto Di Leonardo e Gianni Cavallini a cui vorrei dedicare il torneo, hanno svolto una funzione sociale, togliendo molti ragazzi dalla strada grazie allo sport”, afferma Battista. La mozione passa con 19 voti a favore e un astenuto.

INSTALLAZIONE CONTENITORI DEIEZIONI CANINE

“Ho dovuto presentare questa mozione perché l’anno scorso portai una richiesta nella Commissione consiliare Ecologia e Ambiente, senza però che sia stato dato seguito alla stessa” afferma il proponente Francesco Battista, sottolineando l’importanza di questi contenitori per migliorare il decoro della città.

Il consigliere Stefania Fornaro si ritiene d’accordo ma pone al presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, presente in aula, una questione tecnica a riguardo: “Il nuovo presidente della Commissione Ambiente è già al lavoro su questo, lo inseriremo nel prossimo contratto di servizio, ormai imminente”.

La mozione viene approvata con 20 voti favorevoli.

PROGETTI PER I PERCETTORI DEL RDC

“In questo momento manca il personale per Kyma Ambiente – afferma il proponente Francesco Battista – usare temporaneamente i percettori di reddito di cittadinanza permette anche a queste persone di mantenersi attive e di contribuire alla pulizia delle strade”.

Sul punto interviene il neo assessore ai Servizi sociali, Angelica Lussoso: “In riferimento ai progetti PUC, ricordo che Kyma Ambiente è stata la prima ad aderire con 25 beneficiari di rdc che hanno partecipato alla prima edizione e 31 alla seconda. Un altro progetto è stato presentato dalla società KRATOS sul cimitero San Brunone.: nel complesso, finora, i beneficiari sono stati 58. Va però chiarito che i percettori del rdc possono offrire un’opera complementare e non sostitutiva del lavoro degli operatori di Kyma”. La proposta viene modificata secondo quanto detto dall’assessore Lussoso, nel rispetto della normativa vigente.

La mozione, così come emendata, passa con 11 voti favorevoli e 8 contrari.

I punti 8, 9, 10 e 11 non sono discussi per mancanza del proponente, Gianni Liviano, assente giustificato per motivi di salute.

Per mancanza di numero legale, infine, la trattazione dei punti successivi viene rinviata alla prossima seduta del Consiglio comunale.

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