E’ avvenuta una manifestazione pacifica a Grottaglie, coincisa con l’arrivo delle delegazioni del G7
Si è conclusa ieri a Grottaglie l’ennesima mobilitazione pacifica dei lavoratori del sito produttivo di Leonardo, coincidente con l’arrivo delle delegazioni del G7 a Borgo Egnazia. La protesta, caratterizzata da momenti di tensione con la polizia, ha visto i lavoratori ribadire che il lavoro è un diritto, non un privilegio.
Respinti dalle forze di polizia, i manifestanti hanno espresso il loro sdegno per una situazione che appare inverosimile. Intorno al sito di Leonardo Aerostrutture, una calma apparente nasconde una condizione di “vuoto lavoro”, aggravata dalla dipendenza da Boeing per la produzione delle fusoliere del 787.
Dopo l’incontro del 7 giugno con il Ministro Cingolani, è emerso che Boeing sta attraversando difficoltà, aggravate dalle indagini della FAA sui modelli 737 Max e 787 Dreamliner. Tuttavia, la divisione aerostrutture di Leonardo continua a registrare utili significativi.
“Con la mobilitazione di ieri, abbiamo voluto scuotere le coscienze di Istituzioni e Politica per una netta presa di responsabilità”, ha dichiarato Pietro Pallini, coordinatore generale della UIL di Taranto. “Serve programmazione e soluzioni strutturali per diversificare le attuali attività produttive. I lavoratori hanno difeso il futuro della comunità e lo hanno fatto con grande senso di responsabilità perché le cose potevano andare diversamente”.
Con i riflettori internazionali puntati sulla regione per il G7, i lavoratori di Leonardo hanno colto l’occasione per far sentire la loro voce, sperando che le loro richieste trovino ascolto tra i potenti del mondo.
