Gli esponenti dell’associazione invitato tutti alla partecipazione attiva per contrastare questo fenomeno
“Il feroce omicidio avvenuto nel centro di Taranto, in una zona densamente abitata e a pochi passi dal più frequentato mercato cittadino, ci preoccupa per la sua efferatezza e la chiara dinamica di ‘esecuzione’ in perfetto stile mafioso. Auspichiamo che le forze dell’ordine e la magistratura facciano piena luce sull’omicidio”. Così in una nota il coordinamento tarantino di Libera dopo l’agguato avvenuto in via Cugini nella serata di venerdì.
“Non è il primo episodio di criminalità che si verifica in città ma non vorremmo si aprisse una nuova scia di sangue. Tuttavia, quanto accaduto conferma che non bisogna mai abbassare la guardia contro la criminalità organizzata e la presenza illecita di armi sul territorio. Davanti a questa violenza una cosa è certa. Le mafie non sono solo un problema criminale, ma anche sociale e culturale, da affrontare unendo le forze. Bisogna schierarsi come cittadinanza responsabile e valorizzare il lavoro di resistenza delle tante realtà di questo territorio che provano a costruire percorsi di bellezza e cambiamento. Bisogna schierarsi per chiamare il male per nome e non girarsi dall’altra parte, perché il male non è solo di chi lo commette ma anche di chi assiste senza fare nulla per contrastarlo”.
Concludono gli esponenti di Libera. “Per questo rivolgiamo un invito alla partecipazione attiva di tutti, dalla cittadinanza, alle associazioni, alle forze sindacali, alle studentesse e gli studenti, al mondo della chiesa, affinché si possa sdradicare la cultura della violenza criminale che permane ed invade i tessuti della nostra città, senza abbandonarsi alla paura e lo sgomento”.