sabato 19 Aprile 25

Presentato a Bari il nuovo marchio della Regione Puglia

Il presidente Emiliano: “Oggi scriviamo una pagina importante per la nostra terra dando forma a un processo che ci renderà ancora più riconoscibili nel mondo”

‘Puglia. L’Italia levante’, è il claim del marchio unico della Regione Puglia presentato oggi a Bari e rappresentato da un simbolo ottagonale con all’interno intrecci stilizzati di rami d’ulivo. Il nuovo marchio affiancherà il simbolo araldico regionale disciplinato per legge.

“Il risultato della riprogettazione del marchio regionale – si legge in una nota – dà vita a un potenziamento visivo della storica araldica regionale con una rivisitazione dei simboli dell’ulivo e di Castel del Monte”. L’esito progettuale è il risultato di un dialogo professionale tra le risorse messe in campo dalla Regione Puglia e quelle dedicate al programma da Inarea Identity Design. Alla presentazione sono intervenuti tra gli altri il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, e Antonio Romano, fondatore di Inarea Identity Design.

“Oggi scriviamo una pagina importante per la nostra terra dando forma – ha affermato Emiliano – a un processo che ci renderà ancora più riconoscibili nel mondo. Siamo l’Italia a Levante, ove dal capo di Santa Maria di Leuca, quando arriva l’alba, in Puglia la si vede spuntare e crescere dal mare, proprio dalla punta estrema dell’Italia a oriente. E, come nelle feste del solstizio in cui si festeggia la luce che prevale sulle tenebre, in Puglia si irradia prima che altrove”.

“Un vero e proprio brand che racconti e rappresenti la Puglia a livello internazionale. È questo il senso – ha spiegato Delli Noci – del nuovo simbolo regionale che è evocativo, che contiene sia elementi riferibili alle nostre bellezze, alla nostra storia, sia elementi di contemporaneità”.

“La missione del design – ha fatto sapere Antonio Romano – è di valorizzare l’impatto di tutto ciò che entra in rapporto diretto con l’esperienza dei nostri sensi. L’impatto genera infatti empatia e, da questa, nasce la relazione, ‘materia prima’ dell’identità”. (Ansa)

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