sabato 19 Aprile 25

Puglia, 50 milioni di euro per nuove residenze universitarie: a Taranto in arrivo 92 posti

Tra gli 8 progetti ammessi al finanziamento quello di Palazzo Frisini, vincitore del concorso lanciato nei mesi scorsi dall’Assessorato regionale all’Istruzione

La Puglia si aggiudica cinquanta milioni di euro per potenziare il diritto allo studio per i ragazzi che scelgono di studiare e vivere nelle nostre città.

Sono, infatti, 8 i progetti ammessi al V Bando del Ministero dell’Università e della Ricerca, in attuazione della Legge 338/2000 che prevede il cofinanziamento fino al 75% del costo totale da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari.

Si tratta di cinque candidati dall’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio – Adisu Puglia, uno presentato dalla LUM, uno dall’Università di Foggia e uno dall’Università del Salento.

Dei cinque progetti di Regione Puglia finanziati, tre riguardano i progetti vincitori dei concorsi di progettazione lanciati negli scorsi mesi dall’Assessorato regionale all’Istruzione, in collaborazione con le agenzie regionali Adisu e Asset, per riqualificare l’ex Caserma Cimarrusti di Lecce, Palazzo Frisini a Taranto e l’ex Cassa Artigiani a Brindisi.

“E’ un riconoscimento importante – ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo – frutto di un lavoro straordinario che abbiamo cominciato tempo fa, lanciando il progetto Puglia Regione Universitaria anche per rispondere alla domanda di residenzialità degli studenti di cui i tre concorsi di progettazione per Lecce, Brindisi e Taranto rappresentano un tassello importante. I tre progetti vincitori dei concorsi, con cui la Puglia si è aggiudicata il finanziamento ministeriale, non solo consentiranno di incrementare la disponibilità di alloggi per un totale di 222 unità, rispettivamente 80 posti a Lecce, 92 posti a Taranto e 50 posti a Brindisi, ma saranno un grande volano di un processo di rigenerazione urbana per le tre città universitarie”.

L’assessore spiega che si tratta di edifici di valore storico, spesso abbandonati o ridotti a ruderi, che ritorneranno a nuova vita, aprendo le loro porte alla comunità studentesca pugliese ma non solo.

Infatti, a beneficiare di questi interventi sarà tutta la cittadinanza, grazie alla creazione di “spazi-soglia” come corti, porticati, spazi di co-working, servizi di ristorazione, auditorium, palestre, etc.

“Insomma – conclude Leo – Spazi progettati all’insegna del recupero del patrimonio storico artistico degli immobili ma anche innovativi e attenti al tema della sostenibilità ambientale. Un innalzamento della qualità reso possibile dallo strumento dei concorsi di progettazione.”

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