La decisione dell’opposizione è scaturita a seguito della decisione della maggioranza di non rinviare i lavori, così come chiesto a inizio seduta da Fratelli d’Italia, in seguito alle polemiche relative al mancato rinnovo delle commissioni consiliari
“Mai accaduto niente di tanto grave, nei tre anni precedenti di questa legislatura. Se abbiamo abbandonato l’aula, è perché è giunto il momento di dire basta al metodo di Michele Emiliano, che consiste nel provare ad usare anche il Consiglio regionale per trovare la quadra alle proprie questioni”: non usa mezzi termini Francesco Ventola, capogruppo di Fratelli d’Italia, nello spiegare quanto accaduto nel pomeriggio, con l’allontanamento dell’intera opposizione consiliare dall’aula, a seguito della richiesta di riaggiornare la seduta in corso alla giornata di giovedì 30 novembre.
“Non sarebbe accaduto nulla di grave, – precisa Ventola – altre volte si è approvato il consolidato anche l’ultimo giorno del mese. Tuttavia, non si può più tacere sul metodo usato da Emiliano, che confonde i piani legislativi, quelli propri dei consiglieri, con quelli della gestione delle proprie esigenze. Non sono mancate le volte in cui, con senso di responsabilità, abbiamo mantenuto il numero legale. Siamo anche stati solidali al fianco del presidente della Giunta durante il Covid, salvo poi accorgerci del mercimonio che avveniva in quell’occasione. Ma adesso è giunto il momento di dire basta”.
Dello stesso avviso Paride Mazzotta, presidente del gruppo di Forza Italia che sottolinea l’uso strumentale dei rinvii: “Non è accaduto infrequentemente di assistere a convocazioni di commissioni consiliari e, dopo qualche tempo, constatare il loro rinvio, probabilmente per la mancanza di una quadratura. Questo modo di gestire le massime assise deve terminare”.
“Paradossale – fa rilevare Paolo Pagliaro, capogruppo de “la Puglia domani” – essere spettatori ad un teatrino del Consiglio in cui leggi approvate da tempo non entrano in efficacia per mancanza di regolamenti attuativi, come accaduto per la Fondazione “Tito Schipa” di Lecce, o per la norma sul fermo della pesca dei ricci. Ne va di mezzo – dice – la credibilità dell’intero organo. Crediamo ad una regia di Emiliano che cerca equilibri possibili e distribuisce poltrone, tra numerosi balletti come quello accaduto con “Azione”, che a giorni è dentro, in altri è fuori”.
“Siamo oggi accusati di aver usato un’atomica per un’inezia, – rileva Fabio Romito, capogruppo della Lega – ma abbiamo solo estratto un cartellino giallo, in attesa delle sessioni di bilancio, vista la gravità della situazione. E dire che siamo sempre stati collaborativi, come nel caso del voto per il Garante per le disabilità, figura che si è potuta votare dopo ben 2 anni di attesa. Per noi, le regole del gioco sono sacre. Non faremo nessuna manovra contro i pugliesi, il cui destino viene prima del nostro”.
Per Luigi Caroli (FdI), è altamente emblematico quanto accaduto nella mattinata: “Con il collega De Leonardis – racconta – siamo andati in Commissione alle 9.30, orario di convocazione della stessa, registrando l’imbarazzo dei tecnici che avevano allestito l’aula, dubbiosi se dovessero o meno raccogliere la nostra presenza. Emiliano e Capone sono in confusione, ma non devono pensare di avere a che fare con i propri giullari di corte”.
“Quella di Emiliano – ritorna Renato Perrini (FdI) – è una partita mediatica che si scopre per ciò che è. Va in giro ad inaugurare strutture, come gli ospedali, senza pensare a quale personale dovrà gestirli. Ma l’importante è arrivare con le inaugurazioni al 2026″.
Sempre Ventola ha rassicurato, al termine della conferenza stampa, tutti i presenti sul ruolo dell’opposizione d’ora in poi: “Continueremo a lavorare in commissioni, chiedendo il massimo rispetto delle regole. Non saranno possibili ulteriori mancanze di rispetto e manifestazioni di scarsa credibilità da parte dell’opposizione”.