Il capoluogo jonico si piazza all’85esimo posto in Italia per la fascia 0-14 anni, al 91esimo per gli over 65
Nell’indagine 2023 sulla Qualità della vita per fasce d’età condotta da Il Sole 24 Ore, Taranto registra il primato negativo di città peggiore per i giovani.
Ma anche per la fascia anziana e dei bambini i dati pervenuti non sono confortanti: il capoluogo jonico si piazza al 91esimo posto in Italia per gli over 65, all’85esimo nella classifica nazionale delle città in cui i bambini vivono meglio.
Un primo sguardo ai dati specifici rivela che, per ciò che concerne la classifica degli over 65, a penalizzare la nostra città è soprattutto il consumo di farmaci per malattie croniche, dato per il quale Taranto è al penultimo posto in Italia; negativi anche i numeri sulla percentuale di infermieri non pediatrici a disposizione: solo 774 su 100mila abitanti con più di 15 anni, su una media nazionale di 907.
Pochi anche gli spazi urbani considerati privilegiati dagli over 65, come orti urbani e biblioteche.
E, aggiungiamo noi, al momento a Taranto alcuni dei giardinetti pubblici frequentati dagli anziani sono invasi da spazzatura e sporcizia.
Un dato, quello riguardante la presenza di spazi verdi urbani, la cui carenza viene rilevata anche sulla qualità della vita per i bambini; tra i dati peggiori proprio la presenza davvero esigua di verde attrezzato per la fascia 0-14 anni: solo 2,6 mq per bambino su una media nazionale del 34,8. Poco verde anche nelle scuole, solo 3,4 mq per alunno contro una media italiana dell’11,3.
E proprio la scuola fa registrare altri numeri negativi: il 45% degli studenti tarantini di terza media non ha competenze alfabetiche adeguate, una percentuale che sale al 55% per le competanze numeriche; anche questi dati più alti della media nazionale.
Infine, pochi i pediatri disponibili nella nostra città: meno di due per mille abitanti di età compresa tra 0 e 14 anni.