“Affidare ad un Caf la gestione di questo servizio manifesta un modus operandi da parte dell’Asl ionica, del tutto discutibile a nostro giudizio”
“Cgil, Cisl e Uil Taranto hanno appreso dal sito www.sanita.puglia.it, nonché a mezzo canali social e più specificatamente dal profilo ‘Facebook’ del Comune di Castellaneta, che l’Asl di Taranto avrebbe affidato il servizio di anagrafe sanitaria del Comune di riferimento ad un non specificato ufficio Caf con sede in Via Ospedale n° 33 del menzionato Comune. Parimenti per quanto attiene l’anagrafe sanitaria del Comune di Ginosa”. Lo affermano in una nota i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil Taranto.
“Quanto accaduto manifesta un modus operandi da parte dell’Asl ionica, del tutto discutibile a nostro giudizio, oltre un qualcosa di mai riscontrato prima d’ora. Invero, la decisione di affidare un servizio delicatissimo come quello dell’anagrafe sanitaria, senza aver condiviso un piano di lavoro con le Parti sociali realmente e maggiormente rappresentative sul territorio. – Proseguono – Ciò si avvalora anche dal fatto che Cgil, Cisl e Uil Taranto hanno proprie sedi all’interno di tutti i 29 comuni della Provincia Ionica, tutte sedi queste con personale altamente professionalizzato come testimoniano le precedenti convenzioni sottoscritte tra le parti”.
Le organizzazioni sindacali invitano l’ente a ristabilire il doveroso confronto, evidenziando che quanto accaduto non è altro che l’esternalizzazione fattiva di un servizio pubblico con ripercussioni potenziali sulla qualità del servizio rivolto ai cittadini.
“Un qualcosa di grave e che non ha precedenti, ma che lo è ancora di più considerando che la procedura è avvenuta tramite un centro di assistenza fiscale ignoto, poiché non citato nel sui media istituzionali dell’amministrazione e, a nostro avviso, con modus procedendi del tutto discrezionale. – Si legge nella nota – La proposta di manifestazione di interesse sulla gestione dei servizi richiamati, l’Asl avrebbe dovuto renderla pubblica anche con comunicazione specifica a mezzo Pec, cosa che invece non ha fatto, facendo decadere il principio di imparzialità che è presupposto fondamentale per una pubblica amministrazione.
Ci rendiamo disponibili ad un incontro chiarificatore, – concludono i sindacati – in mancanza del quale, proseguiremo ogni valutazione e approfondimento necessari alla tutela del servizio sanitario pubblico e della collettività”.