Il primo cittadino, in carcere con l’accusa di voto di scambio politico mafioso dal 15 gennaio, potrebbe rimettere l’incarico, permettendo il ritorno alle urne il prossimo giugno; lo scenario alternativo, invece, prevede l’intervento del Prefetto ed un lungo commissariamento
Franco Andrioli potrebbe rassegnare in giornata le sue dimissioni dall’incarico di sindaco di Statte.
Sono queste le indiscrezioni che filtrano in queste ore a proposito del 67enne primo cittadino, in carcere dal 15 gennaio con l’accusa di voto di scambio politico mafioso nell’ambito dell’inchiesta Mafia e Politica condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Lecce.
Secondo La Gazzetta del Mezzogiorno, le dimissioni potrebbero consentire ad Andrioli di ottenere gli arresti domiciliari, in quanto la richiesta di detenzione in carcere, chiesta e ottenuta dal pm Milto De Nozza, sarebbe stata motivata proprio dalla carica ricoperta.
Se le dimissioni di Andrioli fossero confermate, il passo successivo sarebbe lo scioglimento del Consiglio comunale di Statte e il ritorno alle urne previsto a giugno 2024.
In caso contrario, il Prefetto scioglierebbe comunque il Consiglio comunale per infiltrazione mafiosa e per Statte si aprirebbe lo scenario di un commissariamento lungo almeno un paio d’anni.
Ore 16.00
Secondo alcune indiscrezioni della Gazzetta del Mezzogiorno, il sindaco di Statte Francesco Andrioli non avrebbe risposto alle domande del Gip Angelo Zizzari per l’interrogatorio di garanzia. Ancora nulla sulle dimissioni del primo cittadino.
