L’avvocato Tacente: “Situazione inaccettabile, servono soluzioni immediate”. In attesa del progetto Green Belt, si cercano ammortizzatori sociali in deroga
Ottanta famiglie sul lastrico e un futuro incerto. È questo il dramma dei lavoratori dell’ex Isolaverde a Taranto che, dopo anni di precariato, si trovano oggi senza alcun reddito. La situazione è emersa durante il presidio organizzato dai Cobas sotto la Prefettura di Taranto, dove l’avvocato Francesco Tacente, candidato sindaco della coalizione civica moderata, ha incontrato i lavoratori.

Il quadro è preoccupante: gli operai, che percepivano appena 550 euro mensili per 20 ore settimanali di lavoro, dovranno attendere almeno fino a fine anno per essere reimpiegati nel progetto Green Belt. Una prospettiva che lascia le famiglie in grave difficoltà economica nell’immediato.
Durante l’incontro della task force regionale per l’occupazione è emerso che la Regione Puglia dispone di 9-10 milioni di euro per il sostegno al reddito, ma al momento non esistono strumenti concreti per erogarli. “È necessario avviare un’interlocuzione con il governo per individuare forme di ammortizzatori sociali in deroga”, spiegano i sindacati.
“Questi lavoratori hanno garantito servizi essenziali per la città, occupandosi di verde e decoro urbano – ha dichiarato Tacente – e proprio grazie al loro impegno nei progetti Verde Amico e Green passage si sono aperte nuove prospettive occupazionali attraverso i fondi europei JTF, che ha destinato circa 800 milioni per l’ambientalizzazione di Taranto. Le istituzioni devono fare fronte comune per dare risposte immediate a questi lavoratori e alle loro famiglie”.